Rent a car, Aniasa: l’elettrico non decolla (causa prezzi)

Rent a car, Aniasa: l’elettrico non decolla (causa prezzi)
21 Giugno 15:52 2023 Stampa questo articolo

Gli italiani continuano a preferire l’auto agli altri mezzi per i propri spostamenti abituali, ma a sorpresa l’elettrico, nonostante gli incentivi, fatica ad affermarsi e (anche nel 2023) continua a restare fermo sotto la soglia del 4%. In una fase di incertezza economica come quella attuale, che frena gli acquisti di nuove vetture, aumenta, invece, la propensione a prendere le auto a noleggio. Oggi, infatti, una immatricolazione su tre è a noleggio.

Sono questi i dati salienti dello studio condotto da Aniasa, l’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio, e da Bain & Company sulla mobilità degli italiani nel 2023, presentata nel corso dell’annuale evento Aniasa e realizzata su un campione ampiamente rappresentativo di residenti nelle principali città italiane, intervistati lo scorso maggio.

Ebbene, circa il 72% degli italiani utilizza prevalentemente l’auto per spostarsi che resta il mezzo preferito da chi si muove nelle grandi città, seguito a distanza dal trasporto pubblico locale. Sono queste le due forme di trasporto che oggi garantiscono agli italiani la mobilità. Confinate a percentuali residuali le forme di mobilità complementare come car sharing, bicicletta, taxi, monopattini. Il consumo di mobilità su quattro ruote è previsto in ulteriore aumento nell’anno in corso, così come quello in bicicletta (principalmente per la sua convenienza economica). Quest’anno, infatti, il 15% degli intervistati è disposto a utilizzare la bicicletta più di quanto fatto in passato.

Questi dati, sostanzialmente, dicono che l’agognata transizione green al momento stenta a realizzarsi, con le auto elettriche che ancora non convincono pienamente gli italiani alle prese con il cambio dell’auto, più orientati verso vetture ibride (soprattutto mild): nei primi 5 mesi dell’anno la quota di vetture alla spina è rimasta sotto il 4% (al 3,7%). Nel frattempo, le auto ibride hanno messo a segno buone performance: hanno toccato quota 35%, con un 26% però di mild hybrid, quindi con un’incidenza limitata sulla reale riduzione delle emissioni. Il problema principale per il rinnovo del parco circolante è anche l’attuale scarsa propensione all’acquisto, dovuta principalmente a un quadro economico incerto, con 6 italiani su 10 che nel 2022 hanno deciso di annullare o posticipare l’acquisto preventivato.

E il riflesso di queste scelte dei consumatori è evidente sulle nostre città: nei primi 5 mesi del 2023 la media delle emissioni dei nuovi veicoli è salita, rispetto al 2022, da 118,5 gr/km a 120,3 gr/km. L’elettrico conferma una leggera preferenza per le metropoli del Paese, dove raggiunge una maggiore penetrazione nelle immatricolazioni (4%) rispetto alla media nazionale, ma continua a soffrire al Sud, dove il full electric e l’ibrido plug-in, insieme, non superano il 5-6% del mercato.

E in questa fase di grande incertezza, uno dei punti fermi del mercato auto italiano è senza dubbio la costante e inarrestabile crescita del noleggio, in particolare di quello a lungo termine. A partire dalla quota di noleggio ai privati che cresce costantemente a scapito dell’acquisto, in calo da alcuni anni. Il noleggio sta colmando questo vuoto, grazie a costi certi e alla possibilità di spalmare su più anni il rischio di un prodotto tecnologico innovativo e oneroso.

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Andrea Lovelock
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