Più aerei e più passeggeri del previsto nei prossimi venti anni. È questa l’analisi di Airbus che ha comunicato le sue previsioni nel consueto Global Market Forecast (Gmf) per il periodo 2023-2042. Saranno quindi 40.850 i nuovi aeromobili da consegnare per i prossimi 20 anni: tra questi 32.630 saranno a corridoio singolo (come gli A320); mentre 8.220 sono previsti a doppio corridoio.
Solo lo scorso anno Airbus prevedeva consegne per 39.490 velivoli; di conseguenza c’è un aumento di oltre 1.000 unità che risponde alla crescente richiesta di rinnovo flotte da parte delle compagnie aeree che hanno bisogno di ringiovanire il parco macchine sia per diminuire i costi operativi sia per raggiungere più facilmente gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
La previsione arriva infatti in un momento di transizione per il settore dell’aviazione con tutte le aree geografiche nel mondo che stanno registrando un pieno recupero dopo la crisi pandemica e con il traffico aereo globale che cresce in media del +3,6%.
Airbus ha sottolineato che solo il 25% degli aeromobili in servizio sono attualmente di ultima generazione. Ciò significa che il 75% della flotta globale dovrà essere sostituito con modelli più efficienti in termini di carburante per continuare con il processo di decarbonizzazione. Tuttavia, la pandemia ha portato ai noti problemi sulle catene di approvvigionamento che hanno avuto un effetto a catena sulle consegne di nuovi aeromobili, il che significa che i produttori non sono stati in grado di tenere il passo con la domanda.
Di conseguenza le compagnie aeree sono state costrette a mantenere in servizio i vecchi velivoli in quanto la domanda di trasporto aereo è aumentata.
Secondo Airbus, inoltre, la crescita delle commesse di nuovi aeromobili sarà più forte in Asia. In particolare in India, che è il mercato in più rapida espansione al mondo, ed in Cina. Infatti, la compagnia di bandiera Air India ha recentemente annunciato un ordine per oltre 400 aerei di linea Airbus e Boeing. In Cina, Airbus prevede che 9.440 aerei voleranno nel Paese entro il 2042, l’85% dei quali saranno a corridoio unico. Il Medio Oriente rimarrà il più grande utilizzatore di aeromobili widebody.
La casa costruttrice ha rivisto al rialzo anche le stime sul numero di vecchi aeromobili da sostituire nei prossimi venti anni: saranno 17.170 (prima erano 15.440). In totale, la flotta globale dovrebbe raddoppiare, arrivando a 46.560 aeromobili entro il 2042.