by Andrea Lovelock | 24 Aprile 2023 14:00
La voglia di viaggiare degli europei è più forte delle preoccupazioni legate alla guerra in Ucraina, ai fenomeni meteorologici estremi e all’inflazione, che in molti casi comprimerà i budget di spesa: lo rivela l’indagine “Monitoring Sentiment for Domestic and Intra-European Travel” condotta dalla Etc – European Travel Commission, alla vigilia della stagione estiva.
Ben il 72% degli europei, infatti, intende partire tra aprile e settembre e il tempo libero resta il motivo principale dei viaggi(69%), in leggero calo sul 2022, mentre il business travel registra un aumento annuo del 3%,rappresentando ora l’8% di quota-mercato.
«È soddisfacente vedere che, nonostante le preoccupazioni finanziarie e i costi di viaggio più elevati, gli europei continuino a desiderare di viaggiare. Ed è anche incoraggiante constatare che sempre più viaggiatori scelgano di partire a giugno e settembre, anziché ad agosto, per evitare sovraffollamento e prezzi altissimi – commenta Luís Araújo, presidente di Etc – Questa tendenza favorisce la gestione sostenibile delle destinazioni, distribuendo i flussi turistici in modo più uniforme.Consigliamo alle destinazioni e alle aziende di seguire da vicino questi trend per soddisfare le esigenze in evoluzione dei viaggiatori».
Quest’anno, dunque, più europei stanno pianificando vacanze in primavera e inizio estate: quasi il 30% degli intervistati ha dichiarato di voler fare un viaggio tra aprile e maggio, +6% rispetto al 2022, e oltre il 40% sta valutando la possibilità di muoversi tra giugno e luglio. Di contro, solo il 23% prevede di partire ad agosto, con un significativo calo del 9% rispetto allo scorso anno.Inoltre, i dati provenienti dal tour operating europeo mostrano che il 59% degli intervistati effettuerà più di un viaggio nei prossimi mesi, con il 35% che ne prevede due e il 24% che sta già organizzando tre o più fughe.
Interessante anche la mappatura dei viaggiatori per fascia d’età: gli europei di età superiore ai 25 anni mostrano infatti un maggior entusiasmo per i viaggi (74%), una tendenza che può essere attribuita al reddito disponibile relativamente più elevato, che li svincola maggiormente dagli effetti del carovita. I più giovane della Gen Z (18-24 anni)restano invece più riluttante a pianificare le vacanze (61%).
Altro fattore determinante nelle scelte degli europei è legato alle condizioni meteorologiche estreme, che si aggiungono all’elenco delle preoccupazioni di viaggio. Ma è l’aumento dei costi di viaggio causato dall’inflazione a restare il primo cruccio dei clienti(23%), insieme alla situazione finanziaria personale (17%). Questo, secondo gli analisti dell’Etc, spiega perché il 51% degli europei ha già prenotato almeno in parte il prossimo viaggio – +8% rispetto allo scorso anno –nel tentativo di assicurarsi prezzi più bassi. Riguardo poi ai driver che influenzano la scelta delle destinazioni, primeggiano le condizioni meteo piacevoli(18%), seguite da occasioni interessanti(17%) e mancanza di sovraffollamento (11%). Mentre il fattore guerra in corso in Ucraina rimane un’altra fonte di preoccupazione (12%), prevalentemente tra svizzeri, polacchi, austriaci, italiani e olandesi.
Di grande interesse, infine, la parte della ricerca dedicata alla durata delle vacanze degli europei:mentre i viaggiatori sembrano pronti a spostare le date per compensare le preoccupazioni finanziarie, i risultati mostrano come non siano affatto disposti a sacrificare i giorni di vacanza. Su questo fronte, i trend dello scorso anno sono rimasti stabili: il viaggio da quattro a sei notti resta la scelta più popolare tra gli europei(35%), mentre il 22% prevede soggiorni di oltre 10 notti.
CARO VACANZE. In risposta al caro vacanze, il 37% degli europei sta mettendo a budget 1.500 euro a viaggio, il +7% rispetto al 2022. E il 19% è “rassegnato” a spendere di più per le prossime vacanze rispetto alla media degli anni scorsi. Lo rivela sempre l’Etc. Riguardo alle mete prescelte, primeggiano ancora una volta Francia e Spagna, con l’8% degli europei che intende recarsi in entrambi i Paesi; seguono Italia (7%), Grecia (6%) e Germania (5%), con la sorpresa del Belgio che entra quest’anno nella top 10 delle destinazioni preferite in Europa.
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