Dopo la presentazione ufficiale a Matera, approda in Sardegna il 24 agosto il progetto Rete siti Unesco, elaborato dall’associazione province Unesco Sud Italia e promosso dall’Upi (Unione delle province d’Italia).
Interessati 14 siti Unesco del Meridione: i Sassi e il Parco delle chiese rupestri di Matera, la Costiera amalfitana, il parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, il complesso monumentale di Santa Sofia, la Reggia di Caserta del XVIII con il parco, l’acquedotto Vanvitelli e il complesso di San Leucio, Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica, le città tardo barocche del Val di Noto, la villa romana del Casale di Piazza Armerina, l’area archeologica su Nuraxi di Barumini, i trulli di Alberobello, Castel del Monte, il santuario garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo, la Foresta umbra.
L’obiettivo è dar vita a una rete tra i territori del Sud Italia che ospitano un sito Unesco, per promuovere l’insieme delle risorse paesaggistiche, culturali, enogastronomiche in un’offerta turistica unica e integrata. Elemento fondamentale è il Festival Experience, la cui direzione artistica è stata affidata a Gaetano Stella. Protagonisti i siti di Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. A ogni spettacolo (tutti a ingresso gratuito) è stato abbinato un tema, in base anche al luogo in cui sono state ambientate le scene. Si parte dal passato di un luogo, dalla sua storia, dalle sue leggende e tradizioni, per poi raccontare il viaggio della civiltà in chiave moderna. Il viaggio della civiltà non viene cristallizzato in una storia già scritta e raccontata, ma prende vita e forma da un presente mutevole e da vivere. Dieci i temi trattati all’interno degli spettacoli del Festival: la fede, la festa, il potere, il mito, l’amore, l’orgoglio, l’arte, la memoria, la libertà e l’origine.
In ogni tappa, protagonisti i siti Unesco presenti sul territorio, con seminari inerenti lo sviluppo turistico e culturale delle aree coinvolte, spettacoli di teatromusica, concerti, convegni, eventi collaterali, invasioni digitali, oltre a un tour di blogger dell’Associazione italiana travel blogger. All’interno del progetto si avranno delle vere e proprie “invasioni digitali” che riguarderanno le visite guidate di gruppo ai siti Unesco con invito ai partecipanti di scattare foto e video e diffonderle in maniera virale sui social, con l’utilizzo dell’hashtag ufficiale dell’evento #patrimonidelsud.
Per la tappa sarda del progetto, venerdì 24 agosto, le “invasioni digitali” saranno ambientate nel villaggio nuragico Su Nuraxi a Barumini. Armati di smartphone, macchine fotografiche e videocamere, i visitatori potranno condividere la propria passione per far conoscere, attraverso il web, il nostro immenso patrimonio. Un urban game utile a fornire una visione differente e collettivamente costruita dei luoghi della cultura, regalando loro nuova vita.
«Lo sviluppo turistico delle aree interessate viene perseguito sia attraverso la valorizzazione in rete delle risorse culturali e ambientali riconosciute dall’Unesco quali patrimonio dell’umanità e sia mediante la creazione di un’offerta turistica integrata collegando i siti ai loro territori, strutturando proposte capaci di sollecitare maggiore attenzione sul mercato turistico – sottolinea Elisabetta Gabrielli, project leader associazione Province Unesco Sud Italia – La strategia punta inoltre a migliorare l’accessibilità reale e virtuale ai siti e ai territori circostanti, a rendere disponibili online una serie di servizi per il turista, al miglioramento della qualità dell’offerta».
Lo strumento per la costruzione di una identità forte delle aree del progetto è il circuito PatrimonidelSud, una rete di servizi locali che facilitano l’accesso del turista alle risorse museali, culturali, commerciali del territorio; la rete è fruibile tramite la virtual app card scaricabile su smartphone. In relazione ai flussi turistici, il progetto prevede un incremento nelle aree del progetto, la riduzione della stagionalizzazione, redistribuzione e indirizzamento verso luoghi meno conosciuti dal turismo di massa.
Tra le attività messe in campo per la valorizzazione dei siti Unesco e dei territori ad essi collegati, il portale www.unesconet.eu e la virtual app card, che dà diritto a un sistema integrato di agevolazioni e dà visibilità agli operatori che hanno aderito alla rete. Il progetto, dopo la tappa in Sardegna, continuerà in Sicilia (2, 3, 4, 5 settembre) e Basilicata (14 settembre).