Ryanair contro la continuità territoriale in Sardegna. La low cost guidata da Michael O’Leary ha depositato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per annullare i bandi. Una decina di giorni fa le sei rotte (i collegamenti fra i tre scali sardi di Cagliari, Olbia e Alghero con quelli di Roma Fiumicino e Milano Linate) sono state assegnate provvisoriamente ad Alitalia, che dovrebbe gestirle da metà aprile.
La compagnia irlandese ritiene che i bandi vìolino il principio della libera concorrenza e che il contributo economico pubblico per gli oneri di servizio sia troppo elevato.
La Regione Sardegna, attraverso l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu, ha già fatto che si opporrà a difesa dei diritti dei sardi alla mobilità. «La continuità territoriale rappresenta un servizio irrinunciabile», sostiene Careddu, che definisce la mossa di Ryanair un «atto di perfidia».
«Lasciare che in un’isola come la Sardegna siano esclusivamente le compagnie aeree e di navigazione a decidere il numero dei posti a disposizione, frequenze, orari e tariffe, significa rinunciare di fatto alla coesione sociale, economica e territoriale, isolando ulteriormente i residenti», afferma l’assessore, che lancia un appello al Capo dello Stato Sergio Mattarella, «chiedendogli impegno e obiettività nel tutelare e accertare il diritto alla mobilità dei sardi, posto che il Presidente della Repubblica ha avuto modo, anche di recente, di appurare le pesanti difficoltà che ancora oggi sopportano i cittadini della Sardegna per muoversi sul territorio nazionale e le condizioni di svantaggio che patirebbero in assenza di un servizio pubblico onerato».
«Con grande determinazione ci contrapporremo nelle sedi opportune a chi, come Ryanair, anche questa volta, così come avvenne già nel 2013 e nel 2017, intende demolire la nuova continuità territoriale aerea e tutti gli atti a essa relativi, fra i quali il decreto dell’attuale ministro dei Trasporti», annuncia l’assessore.