by Redazione | 3 Agosto 2023 9:29
«Con la riorganizzazione del Mitur dotiamo il ministero di una struttura solida per un comparto strategico dell’economia nazionale». Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, commenta così l’approvazione del decreto di riorganizzazione del dicastero da parte del Consiglio dei ministri.
«Un provvedimento doveroso e che da compimento al piano industriale del turismo che è la bussola del ministero – ha sottolineato Santanchè –Rafforziamo un ente, nato da poco, che deve rispondere alle esigenze di un comparto strategico per l’Italia che rappresenta nel suo complesso, tra diretto ed indiretto, il 13% del Pil nazionale. In questo modo consentiamo al ministero di dotarsi di un Osservatorio nazionale del turismo in grado di analizzare e studiare i dati del comparto al fine di allineare sempre di più le politiche e le strategie alle reali esigenze delle attività produttive che esso rappresenta. Un chiaro segnale di quanto il Governo creda nel turismo».
In base alla bozza del decreto, circolata oggi pomeriggio, il personale passa da 150 a 324 persone, articolato in 7 dirigenti di prima fascia, 23 di seconda, oltre a 208 persone assegnate all’area dei funzionari e 86 all’area assistenti. L’organizzazione del ministero, che vedrebbe così un aumento dell’organico rispetto al riordino voluto dal governo Draghi nel 2021, verrebbe sottoposta a verifica ogni due anni, “per accertarne funzionalità ed efficienza anche ai fini della sua eventuale revisione”, stabilendo anche che dall’attuazione del regolamento di riordino “non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.
Lo schema prevede la possibilità di nominare sottosegretari, con relative segreterie . Per il resto il Mitur è articolato in quattro Direzioni generali – Personale e affari legali; Controllo, acquisti, formazione e professioni turistiche; Promozione, investimenti e innovazione per il turismo; Tecnologia, retribuzione e statistica – coordinate da un segretario generale, più gli uffici di diretta collaborazione con il ministro.
Viene istituito un Organismo indipendente di valutazione della performance, con decreto del ministro. Nella bozza previsto anche l’Osservatorio nazionale del Turismo, con il compito di svolgere “il coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale del comparto” e di curare, d’intesa con le regioni e le province autonome e con l’Istat, “la predisposizione di un sistema informativo unificato a livello nazionale per l’analisi e il monitoraggio delle dinamiche socioeconomiche e tecnologiche” legate al turismo. L’Osservatorio è nominato con decreto del ministro, i componenti durano in carica tre anni e possono essere rinnovati solo una volta.
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