Fiducioso, ma prudente, il ministro del Turismo egiziano, Yehia Rashed, incontrato in Bit. «Abbiamo già raccolto segnali confortanti, sia dal nord che dal sud Italia – afferma – La grande varietà di offerta, che va dal turismo archeologico a quello balneare, dal benessere all’avventura, favorisce la diversificazione dei target di riferimento. Crediamo che già da questa primavera ci sarà un buon recupero nel volume di arrivi dall’Italia».
Dati alla mano, nel 2016 sono stati registrati 130mila arrivi italiani, con un’alta concentrazione a fine anno e un promettente avvio a gennaio e febbraio 2017. «C’è una forte relazione tra i due Paesi – aggiunge ancora Rashed – e non dobbiamo dimenticare che gli italiani sono stati pionieri a livello turistico in molte aree dell’Egitto. Abbiamo fiducia nel fatto che l’Italia possa ritornare tra i primi due mercati di riferimento».
E le opportunità di questo rilancio sono tutte legate alla ripresa dei collegamenti aerei. «Ci sono segnali incoraggianti per tornare a un’offerta aerea che consentirà ai tour operator italiani di riprendere le programmazioni. Prima fra tutte Meridiana che ha investito sulla riapertura di voli regolari verso l’Egitto e altre compagnie aeree specializzate nella charteristica. Ma procediamo step by step – dichiara il ministro – costruendo il ritorno dell’Egitto tra le mete outgoing preferite dagli italiani, lavorando sulle varie stagioni, dalla primavera all’estate, investendo anche su programmazioni invernali che si preannunciando molto promettenti».
Ma la controffensiva operativa dell’Egitto passa anche attraverso il lancio di nuove linee di prodotto, come lo stesso Rashid sottolinea: «Stiamo investendo sull’ecoturismo che rappresenta un segmento emergente, soprattutto tra i giovani, e sul turismo-avventura, che permette di proporre altre aree del nostro Paese, ancora poco conosciute dal turista internazionale».
Il ministro non si sbilancia sugli indici di crescita previsti per l’anno in corso, ma assicura che «già da maggio i flussi dall’Italia torneranno a far segnare incrementi significativi. Da questi trend dipende anche il piano di investimenti che il governo ha già approntato per offrire nuove strutture ricettive e per riqualificare alcune infrastrutture turistiche, come le marine per il turismo nautico, e servizi d’accoglienza in linea con le esigenze del viaggiatore».