Sedici grandi compagnie aeree si impegnano a snellire le pratiche del rimborso per i voli cancellati causa Covid, come richiesto dalla Commissione Ue, dall’Ectaa, l’associazione europea degli agenti di viaggi e tour operator, e dall’Eu Travel Tech.
L’operazione di trasparenza di fatto sblocca a favore dei passeggeri, la grave impasse che si era determinata in merito al risarcimento dei biglietti aerei acquistati ed emessi per voli cancellati a causa della pandemia. Le sedici aerolinee sono Aegean Airlines, Air France, Alitalia, Austrian Airlines, British Airways, Brussels Airlines, easyJet, Eurowings, Iberia, Klm, Lufthansa, Norwegian, Ryanair, Tap, Vueling e Wizz Air.
In una nota Ectaa sottolinea che si tratta di un “risultato di un’azione collettiva avviata dalle autorità del Pcc (Cooperazione per la Tutela dei Consumatori) nel febbraio 2021. Gli impegni assunti dalle compagnie aeree riguardano una maggiore trasparenza per i consumatori, rimborsi per i buoni non utilizzati e la cancellazione del vasto arretrato di rimborsi. Le compagnie aeree si sono così impegnate per affrontare con serietà quello che a tutti gli effetti rappresenta un obbligo di rimborso previsto dal passeggero UE legislazione sui diritti. Per molti consumatori sarà un sollievo ricevere finalmente indietro i soldi per un volo che è stato cancellato a causa di Covid-19 molti mesi fa”.
Ora però, sia l’Eu Travel Tech che l’Ectaa esortano la Commissione europea e le autorità della rete di Cooperazione per la Tutela dei Consumatori (Cpc) a monitorare da vicino l’attuazione di tali impegni e il generale rispetto dei diritti dei passeggeri da parte delle compagnie aeree. “Laddove le compagnie aeree non dovessero mantenere gli impegni assunti, dovrebbero essere adottate immediate misure per imporre l’applicazione di tali obblighi”, sostengono le due organizzaioni.
Ma per i vertici Ectaa, accanto alla soddisfazione per tale passo, c’è delusione per non aver incluso nel novero dei rimborsi aerei causa Covid, tutti quei voli inclusi nei pacchetti turistici.
Come ha evidenziato il presidente dell’associazione, Pawel Niewiadomski: «Questa è certamente una buona notizia sia per i consumatori che per agenti di viaggio che faticano a ottenere rimborsi per i propri clienti. Tuttavia, è un peccato che questo impegno non è stato esteso ai voli che fanno parte di un pacchetto, che di fatto ignora l’altro grosso problema per tutti i tour operator. La Commissione europea dovrebbe garantire che tutte le compagnie aeree rispettino effettivamente i diritti dei passeggeri sanciti dalla Ue».
Gli fa poi eco Emmanuel Mounier, segretario generale di Eu Travel Tech, che ha dichiarato: «Abbiamo a lungo sostenuto per più forti l’applicazione dei diritti dei consumatori, alla luce delle pratiche di cancellazione e rimborso delle compagnie aeree durante la crisi del Covid-19, che ha danneggiato sia i consumatori che le aziende di tecnologia di viaggio. Ora gli impegni delle sedici grandi compagnie aeree sono un passo nella giusta direzione, ma le autorità devono garantire che tutte le aerolinee rispettino questi obblighi, poiché ancora oggi molte compagnie aeree si rifiutano di conformarsi alla legge e rimborsare i propri clienti per i voucher imposti unilateralmente».
Per Ectaa, infine, è fondamentale ricostruire la fiducia dei consumatori in un più rigoroso quadro di protezione in tutto il trasporto aereo.