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Rimini, 2mila presenze per l’evento “Vivere di Turismo Festival”

vdt festival

Con oltre 1100 professionisti dell’extralberghiero iscritti e 2000 presenze in due giorni si è chiusa con successo la prima edizione di “Vivere di Turismo Festival“, che ha chiamato a raccolta al Palacongressi di Rimini gli operatori della ricettività alternativa. Un settore che, come ribadito in più incontri del festival, oggi in Italia conta più posti letto degli hotel e vale circa 11 miliardi di euro in termini di prenotazioni dirette, nonché altri 44 miliardi di indotto calcolando anche quanto attivato da ristrutturazioni e acquisto di arredi e altre forniture. L’extralberghiero professionale vale quindi quasi 55 miliardi di Pil e ha trovato a Rimini, capitale italiana del turismo, il luogo naturale in cui riunirsi e fare rete.

Come spiega il Manifesto del festival, in due giorni è stato celebrato un nuovo modello economico sostenibile che sta reinventando il modo in cui viaggiamo e viviamo le destinazioni, come conferma il fondatore dell’evento Danilo Beltrante: «Nei giorni in cui a Rimini si svolge Ecomondo, abbiamo voluto dare anche noi un contributo per spiegare come rendere il turismo più sostenibile grazie all’extralberghiero. In questi due giorni abbiamo visto diversi motivi per cui è una scelta più ecologica e responsabile: ha un minore impatto energetico rispetto alle grandi strutture alberghiere, permette una gestione intelligente dell’energia grazie alle soluzioni di domotica, è spesso formato da strutture di nuova costruzione che sprecano meno energia e hanno un migliore impatto ambientale».

Numeri di tutto rispetto anche nell’area formativo-convegnistica: oltre 100 relatori hanno infatti animato le sale formative della manifestazione sui temi Digital, Impact, Operation, Property e Open Stage. Vi  hanno partecipato alcune delle principali aziende del settore come Airbnb, Booking, Expedia Vrbo, Fairbnb ed Italianway, noti divulgatori online come il giornalista Rai Emilio Casalini, l’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio e il travel influencer Andrea Petroni, oltre a fornitori di tecnologia e professionisti specializzati nella consulenza legale, fiscale e di marketing per l’extralberghiero. L’evento ha anche coinvolto le principali associazioni di settore nazionali quali Aigab, Fare, Host+Host e Property Managers Italia, oltre a diverse realtà associative locali provenienti da tutta Italia.

Tra i dati emersi risulta che gli ospiti che scelgono le strutture extralberghiere sono più esigenti e analitici della media: impiegano circa 511 minuti per scegliere la propria vacanza, contro 303 minuti degli altri e hanno una finestra di prenotazione di 83 giorni contro i 69 dell’alberghiero. Ma sono anche ospiti maggiormente spendenti, dato che il loro soggiorno medio è di circa 3 giorni superiore a quello degli ospiti di hotel, la prenotazione media è per 3,2 persone contro 2,4 dell’alberghiero che equivale a un 30% in più di probabilità di viaggiare con la famiglia e il 25% in più di probabilità di avere dei bambini.

Durante l’evento sono anche stati assegnati i Vivere di Turismo Awards, che hanno premiato il lavoro dei migliori Host, Gestori e Property manager italiani che si impegnano ogni giorno per offrire esperienze uniche ai loro ospiti: i premi sono stati vinti da Daniele Memmi (miglior host), Filippo Bacile di Castiglione (miglior gestore), Luca Impagliazzo (miglior property manager).

Tra le priorità emerse al festival un focus sul Turismo delle radici, la valorizzazione dei borghi, la promozione del turismo slow. Tutti temi trattati da relatori che in prima persona sono impegnati a sviluppare un turismo sostenibile che parte dalle comunità. Molti interventi hanno illustrato invece un modello di turismo che valorizza le piccole destinazioni, porta lavoro alle comunità locali, premia la sostenibilità e permette di scoprire la cultura e le tradizioni locali.

«In un momento in cui vediamo questo settore sotto i riflettori dei media, il messaggio che vogliamo mandare – ha poi concluso Beltrante – è che il turismo extralberghiero non deve essere confuso come parte di un’economia sommersa, come fanno intendere alcuni articoli che leggiamo negli ultimi tempi. Al contrario, è un settore composto da imprenditori seri e dedicati che generano valore aggiunto per l’intera nazione, promuovendo la cultura italiana e offrendo esperienze uniche ai viaggiatori da tutto il mondo».

A conclusione dell’evento sono state infine ufficializzate le date della prossima edizione: format che vince non si cambia e nel 2024 è riconfermata la location del Palacongressi di Rimini dal 13 al 14 novembre 2024.

Come ha spiegato ancora Beltrante, già fondatore della “Vivere di Turismo business school”, «”Vivere di Turismo Festival” vuole essere una piattaforma unica nel suo genere, progettata per favorire la crescita professionale degli operatori attraverso workshop, seminari e momenti di confronto diretto con esperti e leader di mercato. L’evento di quest’anno ha voluto porre un accento particolare sull’importanza del turismo extralberghiero, una componente significativa dell’economia italiana e attraverso questo festival abbiamo voluto lanciare un messaggio chiaro: non deve essere confuso come parte di un’economia sommersa, ma è un settore composto da imprenditori seri e dedicati che generano valore aggiunto per l’intera nazione, promuovendo la cultura italiana e offrendo esperienze uniche ai viaggiatori di tutto il mondo. Il “Vivere di Turismo Festival” è più che un evento: è il luogo dove il futuro del turismo extralberghiero si sta scrivendo oggi».

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