Con l’immunità globale prevista entro fine giugno e la vaccinazione collettiva completata entro fine anno, la Tunisia conta di ripartire fin da questa estate con un primo recupero di arrivi turistici esteri: è l’auspicio espresso dal ministro del Turismo tunisino Habib Ammar, nel corso di una conferenza con la stampa trade italiana,
«Dopo un anno molto difficile, ora la situazione sta migliorando e nel nostro Paese, in questo ultimo mese, si sono registrati solo 500 decessi su 12 milioni di abitanti. Inoltre la campagna di vaccinazione procede spedita e contiamo di raggiungere una prima immunità globale entro fine giugno, privilegiando le categoria professionali legate al turismo (con oltre 400mila addetti), e completando la vaccinazione di tutta la popolazione tunisina entro fine anno. Con queste tempistiche contiamo, quindi, di far ripartire il nostro turismo già dalla prossima estate».
In tale ottica, il ministro ha precisato che si sono intensificati i contatti B2B con tour operator e agenti di viaggi italiani ai quali sono state fornite tutte le rassicurazioni sull’alto livello di sicurezza igienico-sanitaria che il nostro protocollo, adottato già dallo scorso anno, permette di assicurare soggiorni agli ospiti stranieri: «A tal proposito abbiamo costituito una Commissione per vigilare sulla campagna di vaccinazione, ma anche sulle strutture ricettive proprio per garantire una stagione turistica senza problemi. La salute degli ospiti è la priorità per il governo tunisino e per tutta l’industria turistica locale».
Circa poi le strategie nell’immediato futuro, il ministro ha sottolineato i punti di forza dell’offerta turistica post pandemìa: «Punteremo ancora sul turismo balneare che è l’asset vincente della destinazione, ma la promozione verrà incentrata anche sulla diversificazione dell’offerta, con l’arte, l’escursionismo, le tipicità locali e quindi un mix culturale-artistico, a cui possiamo abbinare l’offerta benessere con la thalassoterapia, il turismo archeologico, l’escursionismo nel deserto, il golf e il turismo alternativo con soggiorni in hotel di charme nel segno della sostenibilità»
Il ministro ha pure ribadito la volontà di voler destagionalizzare e proporre la Tunisia sul mercato italiano anche per i periodi autunnale e invernale, grazie a un clima mite che pone la Tunisia tra le mete del Mediterraneo più ambite.
Riguardo poi al Digital Green Certificate dell’Ue, in discussione al Parlamento europeo proprio in questi giorni, il ministro ha precisato che «la Tunisia sarà molto attenta alle disposizioni che verranno prese in sede Ue e si sta infatti lavorando con i propri referenti per uniformare i requisiti d’ingresso dei turisti europei in Tunisia».
«Stiamo poi lavorando – ha precisato Ammar – anche sul versante dei collegamenti aerei per essere pronti già dalla prossima estate ad allestire un’adeguata offerta aerea: abbiamo stabilito un programma di sostegno per i voli charter che inizierà tra fine maggio e giugno e proseguirà da ottobre a dicembre».
Infine, circa le campagne promo-pubblicitarie, il ministro ha assicurato che dal secondo semestre partirà una operazione su ampia scala, affidata ad una agenzia pubblicitaria specializzata, che riguarderà tutta l’Europa, ovviamente anche l’Italia. Sarà una campagna su televisioni, sui canali social, ma anche con un budget su tradizionali mezzi come le affissioni nelle grandi città, e questo per preparare al meglio la stagione turistica del 2022 che sarà il vero primo banco di prova della ripresa del turismo che in Tunisia rappresenta il 13% del Pil.