Incertezza per il turismo nautico in Italia sull’estate alle porte e previsioni negative per la chiusura dell’anno in corso. Sono i due risultati più evidenti dell’indagine sui porti turistici, gli approdi e i punti di ormeggio realizzata da Risposte Turismo su un campione di 76 strutture distribuite su tutto il territorio italiano, rappresentativo dell’offerta ricettiva nautica italiana eterogeneo per localizzazione e dimensioni.
Attraverso la somministrazione di un questionario online, sono stati analizzati gli impatti dell’emergenza sanitaria su tali strutture e fornisce una visione complessiva del settore e delle misure adottate o di prossima realizzazione per la ripartenza delle attività.
Il 32,9% delle strutture prevede per l’estate 2020 una crescita della domanda turistica rispetto al medesimo periodo del 2019. Il 28,9% non si aspetta variazioni mentre il 27,6% prevede un crollo della domanda dovuto al persistere di limitazioni agli spostamenti, la diminuzione del potere di acquisto, nonché un timore delle persone di compiere alcune scelte.
I risultati mostrano aspettative di traffico 2020 negative per oltre la metà del campione intervistato (52,6%) e l’importanza per un eventuale cambio di opinione della ripresa della domanda estera, che incide in maniera prevalente sui fatturati.
«Il contributo dell’estate sul 2020 sarà determinante – ha dichiarato Francesco di Cesare, presidente Risposte Turismo – Molto dipenderà da quanto la domanda estera vorrà visitare l’Italia attraverso questa forma di turismo. La percezione relativamente a questo modo di fare vacanza avrà un ruolo decisivo. Se prevarrà l’idea di una soluzione sicura perché isolata dal resto del traffico turistico, il turismo nautico potrà beneficiare di una spinta nei prossimi mesi superiore a quanto oggi immaginabile. Se, al contrario, i più riterranno la barca una scelta complessa per via dello spazio limitato da condividere, le previsioni meno incoraggianti non potranno che essere confermate».
Dall’indagine emergono anche differenze tra le strutture adibite al turismo nautico più grandi e più piccole: per quest’ultime (capacità inferiore ai 400 posti), emerge una preoccupazione maggiore per l’estate, con forte contrazione della domanda prevista dal 31,5% rispetto al 18,2% delle strutture di dimensioni maggiori.
Al contrario, una crescita moderata (entro il 10%), è preannunciata dal 40,9% delle imbarcazioni più grandi (16,7% di quelle di dimensioni minori) a dimostrazione di un maggiore ottimismo dovuto a una maggior capacità di investire in promozione per stimolare la domanda.
La dimensione delle strutture, già operative e aperte alla clientela per il 73,7% del campione, influisce anche sull’indicazione delle principali criticità/ostacoli alla ripresa. L’ostacolo riguardante la non ancora completa riapertura del resto della destinazione turistica risulta gravare per il 13,4% sulle strutture di grandi dimensioni, mentre pesa solo per il 3,1% delle strutture di piccole dimensioni. Tale risultato, secondo Risposte Turismo, è legato al ruolo di hub turistico per il territorio circostante svolto dalle strutture di ricettività nautica più grandi.
La società ha analizzato infine gli interventi o gli investimenti in programma da parte dell’offerta ricettiva nautica italiana e le richieste al governo. Per quanto riguarda gli interventi/investimenti, il 76,3% del campione si sta concentrando sull’acquisto di nuovi prodotti necessari per ottemperare alle misure imposte dai decreti. Da segnalare anche il terzo del campione (25% delle risposte) che sta investendo o investirà in azioni di promozione per stimolare nuova domanda.
Con riferimento alle richieste al governo, le azioni da intraprendere sono relative all’impegnarsi per favorire la definitiva e completa riapertura dei confini internazionali e permettere la mobilità della clientela, a una maggiore chiarezza e trasparenza con le disposizioni governative per evitare ambiguità, alla sospensione del canone e allo stanziamento di finanziamenti e agevolazioni per il settore nautico.
«Il turismo nautico è un prodotto di grande potenzialità per il Paese ma, al momento, non ancora adeguatamente sviluppato, come si afferma anche nel documento presentato dalla task force presieduta da Vittorio Colao – ha aggiunto di Cesare – Sarà importante porre le basi per una piena ripresa dal 2021, che passi per un ulteriore miglioramento dell’offerta e poi per azioni efficaci, anche spinte da governo e regioni, di promozione mirate ad attirare nuova domanda e a stimolare la scelta della barca per le proprie vacanze».