Ristori alle adv, Maavi al tavolo con la Regione Piemonte

Ristori alle adv, Maavi al tavolo con la Regione Piemonte
06 Settembre 07:30 2022 Stampa questo articolo

Si è concluso l’incontro in Regione Piemonte tra la delegazione di Maavi, il Movimento Autonomo Agenzie di Viaggi Italiane, e l’assessore al Turismo Vittoria Poggio, affiancata dal direttore Paola Casagrande.

«Il tavolo è stato produttivo – ha dichiarato Maurizio Donadeo, responsabile regionale di Maavi – Abbiamo portato proposte per gli agenti di viaggi piemontesi e abbiamo ricevuto risposte concrete. In primis abbiamo nuovamente ribadito quella che è diventata la battaglia contingente di Maavi Piemonte: ottenere per tutti gli agenti il ristoro di 1.000 euro finalizzato a sostenere le attività economiche particolarmente colpite dall’emergenza pandemica».

Del resto, come per i precedenti bonus, «Maavi si è impegnato fin da dicembre 2021 per fare includere anche gli agenti in quest’ultimo. E il 16 giugno, quando è apparsa la problematica codici ateco (è stato incluso per errore solo il 79.11, ndr) ci siamo mobilitati affinché venisse fatta l’integrazione corretta per ristorare tutta la categoria. Oggi abbiamo avuto la rassicurazione circa la volontà della Regione di accogliere questa nostra richiesta che dovrebbe essere ufficializzata venerdì 9 settembre».

È stato inoltre affrontato il tema antiabusivismo, ribadendo la necessità urgente di metter mano alla legge regionale «e chiudere le maglie agli illegali e ridare alla nostra professione la dignità che merita. Infine abbiamo stimolato la giunta a intraprendere iniziative che possano portare alla realizzazione della proposta fatta dal presidente della Regione, Alberto Cirio, in occasione del nostro ultimo open day, ovvero quella di far diventare le agenzie di viaggi piemontesi la terza gamba del turismo della nostra regione. L’obiettivo di Maavi a tutti i livelli è sempre quello di mettere l’agente al centro e valorizzare in ogni modo la sua professionalità, con l’attenzione che merita da parte delle istituzioni», ha concluso Donadeo.

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