Ritorno dei clienti in adv. E Astoi lancia lo spot

02 Febbraio 12:02 2018 Stampa questo articolo

Chi l’ha detto che le agenzie di viaggio appartengono al passato e i viaggi si vendono senza intermediazione? Niente di più sbagliato, lo dicono un po’ tutti durante il talk show a conclusione della prima giornata di We Play Together 2018, la convention Welcome Travel a Milano.

«Negli Usa, il 2017 ha visto per la prima volta da dieci anni a questa parte, le agenzie non perdere terreno rispetto alle vendite online del prodotto Costa. E gli Stati Uniti anticipano sempre le tendenze a livello globale», ha assicurato Massimo Brancaleoni, senior vp sales di Costa Crociere. E che il peggio sia finalmente passato, lo dimostrano anche i dati worldwide della compagnia, con l’Italia mercato in great shape, in gran forma, insieme alla Spagna.

E se per tutti i player le agenzie sono fondamentali – «per noi il 65% delle vendite Italia le fa il trade, ma dobbiamo essere meno presuntuosi», ha detto Nicola Bonacchi, vice presidente sales di Alitalia» – anche da parte loro è necessaria una scelta. Parola del chief operating officer di ‎Alpitour World, Pier Ezhaya. «Da parte nostra investiamo in continuazione per offrire prodotti esclusivi, ricchi di contenuti, sempre più distanti dall’offerta che si trova sulle banche letti. Le agenzie, però, devono decidere come posizionare il punto vendita, le circa 9mila che ancora esistono sono troppe, negli ultimi anni il numero dei tour operator è drasticamente diminuito, anche le adv devono farlo». Risultato: la distribuzione deve avere un ruolo di consulenza, e non essere un semplice intermediario di prodotti di terzi, anche perché deve svolgere un lavoro che nessun sito di prenotazioni può fare.

E nessuna paura della tecnologia, «abbiamo imparato a usarla», per dirla con il patron di Eden Travel Group, Nardo Filippetti, fresco di accordo commerciale con Welcome Travel: «Dobbiamo pensare, noi t.o. e le agenzie di viaggi, a cosa vuole il cliente, cavalcando insieme la comunicazione che comprare un viaggio di un tour operator in agenzia mette al sicuro da ogni evenienza. A chi non ci crede, consiglio di chiamare il call centre di un vettore low cost».

Sempre a proposito di comunicazione, è in corso di definizione la pianificazione di un spot girato da Astoi per promuovere tutti plus del turismo intermediario. «Chiudi la valigia, è il claim. Nel senso che se vai in agenzia, poi pensano a tutto loro». Ma per dare più forza al concetto servirebbe l’aiuto di tutti. «Abbiamo fatto tutto con i fondi dell’associazione – dicono all’unisono Ezhaya e Filippetti – pensate se ogni agenzia volesse contribuire con poche decine di euro, e poi magari qualche altro tuor operator, dove potremmo far arrivare il messaggio».

L'Autore

Giorgio Maggi
Giorgio Maggi

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