«Il nuovo logo – racconta Sheila Filippi, general manager per l’Italia – parte dal nome Beachcomber che significa “colui che cammina sulla spiaggia e raccoglie i tesori lasciati dal mare”. Rappresenta un uomo che disegna un Nautilus con 52 raggi dorati, che indicano l’anno di nascita del gruppo, mentre la grande “B” a centro è il sole dei Tropici».
A questo si aggiunge lo slogan The Art of Beautiful che rappresenta l’unicità di Beachcomber, un progetto portato avanti da Gilbert Espitalier-Noël in persona, ceo di Beachcomber, «che da circa un anno ha coinvolto oltre 500 dipendenti e partner internazionali per riscoprire i valori che hanno, da sempre, caratterizzato il nostro operato di veri e propri artigiani dell’ospitalità».
Sono circa 5mila i dipendenti, ricorda Sheila, «che insieme e individualmente rendono unica l’ospitalità firmata Beachcomber e, nel tempo, hanno creato un forte legame con i partner e con gli ospiti, di cui molti ritornano ogni anno. Insieme ai team di tutti gli hotel, Beachcomber ha ora sviluppato una gamma di rituali per dare il benvenuto e garantire ai clienti momenti indimenticabili, i medesimi in tutte le strutture. Tutte le reception, inoltre, sono state ristrutturate per dare evidenza ed essere in linea con il nuovo logo, con il nome Beachcomber subito sotto quello dell’hotel negli 8 mauriziani, mentre è in primo piano negli altri».
L’hotel dispone di 155 stanze, 11 sale per incontri e seminari, ristorante, bar, Spa, centro fitness, due piscine, un campo pratica per golf e un eliporto. Una location adatta a tutti: famiglie, giovani, business e vacanze benessere.
«L’obiettivo è aumentare la visibilità del marchio Beachcomber in Francia, nostro secondo mercato in Europa. Con la Beachcomber Training Academy contribuiremo alla formazione del personale, mentre utilizzeremo i maestri della Mouratoglou Tennis Academy per la formazione degli istruttori negli altri alberghi», aggiunge Sheila.
Il French Riviera si aggiunge ai dieci hotel di proprietà, dei quali otto a Mauritius: il 5 stelle Luxury Royal Palm, Dinarobin, Paradis, Trou aux Biches e Shandrani (5 stelle); Victoria, Canonnier e Mauricia (4 stelle). E ancora il Royal Palm di Marrakech e il Sainte Anne alle Seychelles, entrambi a 5 stelle.
«Il mercato italiano – dichiara la direttrice – è andato molto bene e, a fine settembre 2016, abbiamo chiuso con un +30% rispetto allo scorso anno. La tendenza continua a essere positiva. Benissimo Natale e Capodanno e anche i mesi da maggio ad agosto. Il 25% degli italiani che va a Mauritius sceglie un hotel Beachcomber e l’Italia è il quarto mercato, a livello europeo, dopo Germania, Francia e Gran Bretagna».
www.beachcomber.com