Di scena nella Capitale la Rome Future Week con oltre 300 eventi in programma tra cui 15 a tema turismo. Il primo è stato una tavola rotonda curata da Domenico Palladino, direttore di Quality Travel, dal titolo “Digital Mice Trends”, incentrata sul mondo dell’hôtellerie e della meeting industry presso il Bw Premier Hotel Royal Santina del Gruppo Roscioli.
La presidente di Federcongressi, Gabriella Gentile, ha ricordato quanto la pandemia abbia accelerato le nostre conoscenze in tecnologia digitali ma, allo stesso tempo, ha dato una spinta importante agli eventi in presenza, il cui valore è stato ulteriormente riconosciuto. «Nel 2022 abbiamo infatti registrato un incremento degli eventi del 70% e crediamo che il 2023 ci riservi quantomeno un pareggio dei risultati», ha affermato la presidente, ricordando quanto la crescita dell’innovazione nei contenuti sia divenuta importantissima.
«Vedo davanti a noi un grandissimo lavoro da fare in ambito marketing attraverso l’innovazione – ha proseguito – Ogni cliente che organizza eventi è diverso, ma ciascuno, contestualizzando l’evento, ci aiuta a migliorare gli strumenti digitali di cui siamo in possesso per ottenere degli obiettivi».
Gabriella Gentile ha infine ricordato che la maggioranza degli eventi in Italia (59%) si realizzano tra il Nord Ovest e Nord Est: «Se si costruissero infrastrutture in altre aree geografiche certamente si aiuterebbe lo sviluppo della nostra industria anche al Sud, quindi ritengo che bisogna investire nelle infrastrutture logistiche e materiali, come in quelle di rete, inoltre, alla luce dei nuovi bisogni che emergono con il digitale, e con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa, bisognerà anche lavorare molto a livello di formazione». Questa infatti sarà al centro delle tematiche della prossima Convention Federcongressi.
Sulla formazione ha insistito anche Vinicio Borsi, hospitality innovation manager e vicepresidente di Skäl Roma, content partner dell’evento, il quale ritiene fondamentale che dietro l’intelligenza artificiale ci sia quella umana. Borsi ha anche fornito consigli agli hotel su come affrontare la rivoluzione digitale dell’IA, in particolare sulle capacità predittive in ambito revenue management e sulle capacità di analisi di mercato che possono portarci a scoprire nuove opportunità. «Smettiamola di pensare a internet in maniera orizzontale, dobbiamo cominciare a verticalizzare le informazioni – ha detto – dobbiamo tornare a leggere libri senza cadere nel marasma dei contenuti superficiali che ci da internet».
Interessante il punto di vista di Armando Travaglini, consulente di digital marketing turistico, centrato sull’intelligenza artificiale che attraverso le sue applicazioni più recenti si è democratizzata e resa accessibile a una platea più ampia di aziende. «Se non abbiamo i big data e gli small data, e se non vengono fornite all’AI informazioni corrette e di qualità, i sistemi di machine learning hanno difficoltà a creare dei contenuti». Secondo Travaglini va creato un data lake a qualsiasi livello: marketing, revenue, house keeping e tutte le informazioni aiutano successivamente a stabilire i prezzi giusti, a realizzare campagne advertising vincenti.
Simone Puorto, web3 evangelist e founder di Travel Singularity, ha animato la tavola rotonda con una questione semantica: «l’intelligenza artificiale è cambiata; siamo passati da sistemi chiusi a sistemi aperti come ChatGpt che ci aiutano alla costruzione dei contenuti, quindi abbiamo creativizzato l’intelligenza artificiale».
Ormai Booking, Expedia, Trip.com e quasi tutte le piattaforme online hanno integrato l’Ai con il crm. Quindi la discussione, secondo Puorto, è già superata: «Noi capiremo l’intelligenza artificiale quando non ne parleremo più, il problema è solo di semantica perché noi abbiamo una visione distopica, anzi potremmo dire che il primo tecnofobico è stato Platone che era contrario alla scrittura, da sempre avviene questo, poi si supera la fase, quando entra nella realtà quotidiana e non è più tema di discussione».
Infine, Umberto Pellegrino, head of Bu events and education di FieraMilano, ha ricordato l’appuntamento con Aixa Summit, la conferenza italiana sull’Ai che a novembre festeggia la sesta edizione, spiegando come gli stessi contenuti dell’evento, dalla generazione di immagini al comunicato stampa della conferenza, siano generati dall’Ai. Secondo il manager uno dei lavori del futuro sarà sicuramente quello dell’Ai prompt manager, specializzato nel far elaborare alle intelligenze generative dei contenuti aziendali, considerando anche che probabilmente sarà messo a disposizione dal governo un fondo da 150 milioni di euro a sostegno dei progetti dedicati all’intelligenza artificiale.