La strada l’ha già indicata Amazon: il punto fisico non è finito, ma ha senso solo se viene integrato con il digitale. «È quello che vogliamo fare, la tecnologia è il futuro. Agli agenti di viaggi possiamo offrire questa possibilità, per questo non siamo un network, ma una rete integrata». Per il presidente di Robintur Travel Group, Stefano Dall’Ara, intervenuto a Milano alla presentazione dell’indagine “Le vacanze degli italiani” a cura di italiani.coop, il portale di ricerca e analisi di Coop, per Robintur, la chiave del successo sta proprio in questo.
«Siamo solo 300 agenzie (per la precisione, 312 agenzie, tra le 96 di proprietà e le affiliate), parlare tra di noi è facile. Molti hanno cercato di acquisirci, o di stabilire partnership con noi, ma la nostra forza è stata quella di rimanere da soli, non ci interessano agenzie che vanno e vengono. E adesso nel nostro piano industriale l’obiettivo prevede di arrivare a quota 500 entro il 2020», afferma.
E le cose non cambieranno nemmeno dopo la formazione del maxi-polo Alpitour-Eden:«Avrà sicuramente un impatto rilevante sul settore, ma non ci spaventa. Per noi Alpitour oggi è il primo fornitore ed Eden il secondo e abbiamo buoni rapporti con entrambi. Saremo attenti all’evoluzione. Più continuiamo a crescere e più Alpitour e Eden dovranno fare i conti con noi».
BENE LE AGENZIE NEI CENTRI COMMERCIALI. Nel frattempo, la rete del Gruppo continua a macinare risultati con il segno più, con una crescita a doppia cifra nel 2017 (le nuove aperture, 6 a marchio Viaggi Coop e 2 a marchi integrati Robintur e Viaggi Coop hanno incrementato il portafoglio del 17,3%), con un volume d’affari di 253 milioni di euro (+10 milioni) e un totale di ricavi indiretti pari a 500 milioni di euro. «In particolare siamo molto contenti dell’esperienza che stiamo facendo con l’agenzia a marchio Viaggi Coop all’interno di alcuni centri commerciali che stanno crescendo con delle percentuali vicine al 20%. Pensiamo di estendere il progetto ad altri punti vendita di Coop», aggiunge Dall’Ara.
E per il 2018 le cose vanno altrettanto bene, con un primo trimestre al +10,9% sul portafoglio dello stesso periodo dell’anno precedente, e il ritorno dell’interesse per i mesi estivi (+14,9% con un picco del 24% nel mese di agosto, che negli ultimi anni aveva rallentato). «A crescere sono l’Italia (+5%), Sicilia e Calabria soprattutto, mentre gli Usa rallentano e l’Egitto cresce addirittura del 150%», sottolinea Claudio Passuti, direttore generale di Robintur Travel Group.
RICERCA SULLE VACANZE DEGLI ITALIANI. Intanto, l’analisi condotta per Robintur ha messo in luce come gli italiani viaggiano di più, sono un popolo che punta sulle comodità, si muove in gruppo (salgono del 22% le soluzioni di vacanze in comune) e almeno per quest’anno rinuncia alle vacanze al risparmio (sono in calo del 3% i programmi nelle case di proprietà). L’88% prevede di partire la prossima estate, con un incremento del 10% sullo scorso anno, pari a circa 3,5 milioni di italiani in più. La metà dei vacanzieri sceglierà il mare e le destinazioni nella natura registrano un incremento del 13% delle preferenze.
Ma vince anche la voglia di novità, con 8 vacanzieri su 10 che vogliono cambiare meta con l’arrivo del caldo. Le ferie poi, generalmente si allungano, con un maggiore aumento dei viaggi dai 10 ai 14 giorni. Ai tempi dell’omnicanalità si punta poi molto sul fai da te e la sicurezza della prenotazione. Un viaggiatore su due o ha già prenotato o pensa di farlo a breve (54%) e nove su dieci lo faranno prima di partire. Oltre 7 su dieci fanno da soli (73%), molti prenotano viaggio e pernottamento sfruttando siti aggregatori o i siti dei vari operatori o albergatori.