Rocco Forte svela il nuovo look dell’Hotel de la Ville a Roma
Nel cuore di Roma, in cima alla scalinata di Trinità dei Monti, ha riaperto i battenti l’Hotel de la Ville. Dopo un’attenta ristrutturazione ad opera della Rocco Forte Hotels, la struttura è pronta ad accogliere nelle 104 camere in stile Grand Tour gli ospiti desiderosi di ammirare quello scorcio della Capitale che si affaccia su Piazza di Spagna.
«È una struttura che mi piace molto e quasi non si riconosce da com’era prima, infatti faccio concorrenza a me stesso con il De Russie (l’altro albergo di proprietà della famiglia Forte a Roma, ndr). Tommaso Ziffer e mia sorella Olga ne hanno curato il design nel dettaglio – commenta sir Rocco Forte, presidente dell’omonima società – C’è un personale orientato al cliente perché va bene avere una bella struttura, ma l’albergo è fatto dal servizio che si offre all’ospite, dall’accoglienza e dal calore che gli si riserva. Ho la fortuna di avere dei collaboratori fantastici, ma soprattutto siamo un’azienda di famiglia. Anche i miei figli adesso ci lavorano, c’è uno spirito familiare che ci contraddistingue dalle grandi corporation americane sempre più in ascesa».
Con l’Hotel de la Ville salgono a quota 15 le strutture del Gruppo che fanno del rapporto con i dipendenti il loro punto di forza. «Il numero non troppo eccessivo di alberghi ci dà la possibilità di essere presenti, di instaurare un rapporto con i nostri dipendenti. E questo è molto importante nell’ottica di voler personalizzare sempre di più il servizio a misura del cliente. Cerchiamo di uscire dall’idea del supermercato tra i cui scaffali scegliere le varie offerte del mercato, puntando sulla differenziazione e sull’esclusività: ogni cliente è differente e va trattato in modo diverso, a seconda delle esigenze», continua sir Forte.
Il 2019 è stato un anno di intensa attività per l’azienda grazie all’apertura della masseria Torre Maizza in Puglia, il 1° maggio, e il raddoppio della presenza nella Capitale con l’hotel di via Sistina.
«Per anni non abbiamo aperto nessuna struttura, quest’anno ne avevamo in progetto tre: dopo Torre Maizza, una masseria di 40 stanze in mezzo a campi di uliveti antichi, il 23 è toccato al de la Ville e a Shanghai ne è in programma un’altra: The Westbund Hotel Shanghai. Tutti dicono che i cinesi lavorano in maniera veloce, ma in realtà sono già due anni che stiamo aspettando il progetto dell’hotel di Shangai e ancora non ha visto la luce. Doveva aprire lo scorso luglio, ma non sarà inaugurato prima di marzo 2020. È una struttura differente dalle altre con una facciata interamente in vetro. Un progetto pioneristico di rinnovamento urbano che non vediamo l’ora di farvi vedere», ha concluso il presidente.