Tra le prime chiusure eccellenti dell’hôtellerie italiana arriva quella dell’Hotel Majestic, uno dei prestigiosi 5 stelle di Roma posizionato nella storica via Veneto. Con una email certificata indirizzata ai dipendenti la società proprietaria ha comunicato infatti il licenziamento collettivo.
La E.G.A. Esercizio Grandi alberghi srl, in data 3 gennaio 2022, motiva la decisione con la gravissima situazione finanziaria che si è venuta a creare dopo due anni consecutivi di pandemia: nel 2020 la proprietà ha registrato un calo di fatturato del 90,4% passando da 7,1 milioni di euro del 2019 ad appena 684mila euro; e nel 2021 il fatturato si è attestato sui 550mila euro.
Una crisi inarrestabile che, secondo quanto riportato nella email della proprietà, durava da almeno 5 anni a causa di un andamento assai “modesto” del movimento turistico d’alta gamma nella Capitale, surclassata da altre destinazioni italiane.
“In tale situazione – si legge nella missiva ai dipendenti – l’azienda zavorrata da una lunghissima crisi economica, ha formulato una richiesta di finanziamenti agevolati per provare a sopravvivere, ma tali richieste non sono state accolte, pertanto dopo una sofferta riflessione, la proprietà ha deciso di cessare a tempo indeterminato l’attività alberghiera, con la conseguente risoluzione di tutti i rapporti in essere. Motivi tecnici, organizzativi e produttivi per i quali non si possono adottare misure alternative per evitare i licenziamenti. Gli ammortizzatori sociali sono stati, infatti, utilizzati sino al 31 dicembre 2021; un ulteriore ricorso ad eventuali ulteriori ammortizzatori, anche eventualmente a quelli straordinari legati alla situazione pandemica del Paese, non è sostenibile per i costi che incombono sull’azienda e che non sono compatibili con le esauste risorse finanziarie, anche alla luce degli oneri che si dovranno sostenere nel corso della procedura”.
Il licenziamento riguarda 47 dipendenti dell’albergo e determina di fatto la chiusura a tempo indeterminato della prestigiosa struttura ricettiva. Si attendono ora eventuali iniziative che dipendenti e sindacati intendono assumere.