by Andrea Lovelock | 15 Aprile 2022 11:01
Entro pochi mesi, forse già prima della fine dell’anno Roma avrà la sua dmo, destination management organization: lo ha annunciato il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, intervenendo all’Albergatore Day Special Edition promosso da Federalberghi Roma.
L’evento si è tenuto al Parco dei Principi Hotel dopo due anni di assenza a causa della pandemia. Per Gualtieri è il primo tangibile segnale di una «collaborazione ancora più stretta tra l’amministrazione capitolina e le categorie del settore più colpito dalla pandemia, che oggi più che mai rappresenta un passaggio obbligato per cogliere le tre eccezionali opportunità di rilancio del turismo non solo locale ma anche nazionale, riferendosi alla Ryder Cup del 2023, al Giubileo 2025 e alla candidatura per l’Expo 2030. Occasioni irripetibili per tornare a essere protagonisti nel mercato turistico mondiale».
E per raccogliere queste sfide l’amministrazione comunale intende fare la sua parte anche attraverso decise azioni di contrasto all’illegalità, all’abusivismo come ha evidenziato l’assessore al Turismo del Comune di Roma, Alessandro Onorato: «Stiamo intervenendo su due fronti: all’aeroporto di Fiumicino contro gli Ncc e tassisti abusivi, con migliaia di verbali e multe, e sui player come Airbnb che aveva siglato una convenzione con la Giunta Raggi per il versamento della tassa di soggiorno fissando unilateralmente la quota e accumulando mancati versamenti per milioni di euro. Ora dovranno sottostare agli stessi parametri degli albergatori ed è un primo forte segnale di legalità per riportare regole uguali per tutti nel mercato turistico-ricettivo».
Ma al di là dei buoni propositi, di rosee prospettive e di alcune buone notizie, a preoccupare gli albergatori è l’attuale situazione, come ha tenuto a precisare il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli.
«Purtroppo la destinazione Roma continua a soffrire, con una forte erosione di presenze rispetto al 2019. Ed a rendere pesante la condizione è che il governo ha abbandonato il sistema degli aiuti ma per il nostro settore non si è ancora fuori dall’emergenza, tanto che prevediamo di tornare alla normalità solo nel 2024 – ricorda Roscioli – E quest’anno, nonostante timidi segnali di recupero nel periodo di Pasqua, manca all’appello quasi la metà di arrivi e presenze estere. Non dimentichiamo che a Roma, nel 2019, il 72% della clientela alberghiera era internazionale. Oggi dobbiamo subire l’assenza di importanti flussi dalla Russia, dall’Asia e parte delle Americhe».
Quindi la sofferenza per l’hôtellerie di Roma permarrà almeno per un altro anno. «Da qui le nostre richieste al governo che riguardano le moratorie su prestiti e finanziamenti dal momento che gli albergatori a fine marzo hanno dovuto ricominciare a onorare le rate con alberghi ancora chiusi o solo parzialmente operativi. Abbiamo dovuto pagare l’Imu a dicembre – sottolinea il presidente dell’associazione – Una situazione assurda. Mi auguro che il governo comprenda questa sofferenza. A tal proposito abbiamo istituito un tavolo speciale per Roma, con un’assemblea capitolina straordinaria per far conoscere, ad esempio, l’emergenza occupazione nel settore, dopo che nell’ultimo periodo si sono avuti oltre 4mila licenziamenti. Occorre fare delle azioni specifiche, con provvedimenti regionali che possano alleviare la situazione».
L’Albergatore Day è stato occasione per presentare i primi dati previsionali dell’Ente Bilaterale del Turismo del Lazio (Ebtl) per la settimana di Pasqua 2022. Negli esercizi ricettivi alberghieri e complementari di Roma Capitale e della Città Metropolitana si registra una ripresa rispetto al 2021, in cui l’occupazione era quasi nulla, che resta però ancora molto lontana ai livelli “prepandemici” del 2019.
A Roma Capitale gli arrivi complessivi per il periodo di Pasqua sono stimati, ad oggi, in circa 235mila unità (-36,95% rispetto a Pasqua 2019); le presenze in circa 583mila (-39,59% rispetto a Pasqua 2019). Negli esercizi alberghieri gli arrivi stimati sono 155mila (-38,61% rispetto al 2019); le presenze 373mila (-40,22%). Negli esercizi complementari gli arrivi stimati sono 80mila (-33,44%); le presenze 210mila (-38,42%).
Nell’insieme della Città Metropolitana di Roma gli arrivi complessivi sono stimati in 257.500 (-40,43% rispetto al 2019) e le presenze in 636mila (-42,01%). Negli esercizi alberghieri gli arrivi stimati sono 168.500 (-40,88%) e le presenze 403mila (-41,70%). Negli esercizi complementari gli arrivi stimati sono 89mila (-39,58%) e le presenze circa 233mila (-42,54%).
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