Sono le città d’arte le campionesse di creazione di ricchezza turistica in Italia, con centinaia di comuni che si confermano top performer del Pil grazie all’industria dell’ospitalità secondo Sociometrica, che in uno studio ha elaborato i dati di Istat.
Al primo posto della classifica dello studio “La ricchezza dei comuni turistici – Ranking secondo la creazione di valore aggiunto” c’è Roma con circa 7,6 miliardi di euro seguita da Milano con 3,5 miliardi; rincorre Venezia che supera di poco i 3 miliardi e poi Firenze, con più di 2,8 miliardi.
Spazio, inoltre, a San Michele al Tagliamento (Veneto) con una ricchezza prodotta dal turismo di quasi 1,3 miliardi, che batte la rinomata costiera amalfitana mentre Cavallino-Treporti e Chioggia (sempre in Veneto) superano rispettivamente Taormina e Ischia.
Lo studio di Sociometrica è stato effettuato sui primi 500 comuni per presenze turistiche, dove si concentra l’83% del totale degli ospiti. «In Italia ci sono 3.390 comuni che producono valore aggiunto, ricchezza generata grazie al turismo – ha spiegato Antonio Preiti, economista e direttore di Sociometrica – Il turismo contribuisce ad aumentare il reddito del territorio, nel nostro studio è stato anche stimato il peso delle presenze turistiche non registrate nelle statistiche ufficiali».
Ci si riferisce ai viaggiatori che optano per la formula degli affitti brevi: secondo la classifica Roma con 7,6 miliardi genera l’8,7% della ricchezza turistica di tutta Italia seguita dalle altre città d’arte.
