È meglio non arrivare in ritardo all’aeroporto “Adolfo Suarez” di Madrid-Barajas, perché la distanza massima da percorrere dall’ingresso fino al proprio gate può toccare i 2,5 chilometri. Questo è quanto emerge da una curiosa ricerca condotta da Parkos, una piattaforma di servizi e info aeroportuali.
Lo studio rivela, inoltre, che distanze considerevoli sono presenti in quasi tutti i principali aeroporti europei. Infatti, subito dopo lo scalo di Madrid, figurano quelli di Atene (2,4 km), Parigi-Charles De Gaulle (2,3 km), Francoforte (1,8 km) e Londra Heathrow (1,7 km). A seguire, nella Top25, compaiono l’aeroporto di Lisbona (1,6 km), Amsterdam-Schiphol (1,5 km), Vienna (1,4 km) e Bruxelles (1,2 km). Il primo scalo italiano – 18esimo – a figurare in questa curiosa classifica è Roma-Fiumicino “Leonardo da Vinci”, dove per raggiungere il gate la distanza massima da percorrere è di circa 1,1 chilometri dall’ingresso della sala partenze.
Il calcolo di Parkos è stato realizzato utilizzando Google Earth. Tra gli aeroporti italiani, subito dopo Fiumicino, un discreto percorso lo si deve fare anche a Milano-Malpensa (800 metri), mentre con distanze molto più ragionevoli ci sono gli scali di Bergamo-Orio al Serio (470 metri), Roma-Ciampino (450 metri) e Venezia Marco Polo con 360 metri.
Il diciottesimo posto di Fiumicino, nella classifica dei primi 25 aeroporti con le maggiori distanze dall’entrata dello scalo ai gates, è un dato comunque confortante rispetto alle distanze decisamente impegnative di altri scali europei, dove peraltro non sempre ci si può affidare a comodi tapis-roulant.