by Andrea Lovelock | 14 Luglio 2017 7:00
Affitti brevi, tassa di soggiorno e legalità. Adriano Meloni, assessore al Turismo, Sviluppo e Lavoro del Comune di Roma, non si sottrae a critiche e sollecitazioni. A partire dalla proposta di una moratoria sulle case vacanza che Federalberghi Roma[1] intende avanzare, per motivi di sicurezza, nel corso dell’incontro fissato il prossimo 20 luglio.
La replica dell’assessore, interpellato da L’Agenzia di Viaggi Magazine, non si fa attendere: «Con la legge nazionale sulle regole degli affitti brevi e l’impegno di Airbnb (incontrato nei giorni scorsi, ndr) ad adeguarsi a queste norme, non vedo proprio la necessità di una moratoria sulle licenze ricettive».
L’assessore Meloni, quindi, boccia la proposta, sottolineando come «in questo momento ognuno deve fare la propria parte: noi stiamo rimettendo ordine in un comparto abbandonato a se stesso e chiediamo a tutti gli attori di fare altrettanto rispettando le regole che ci sono. Abbiamo una legge nazionale che in materia di affitti brevi stabilisce precisi parametri. Ebbene, a questi ci si deve attenere tutti. Siamo consapevoli che ci sono serie priorità sulla sicurezza e proprio per questo saremo molto vigili affinché tutti rispettino le regole».
Riguardo alla tassa di soggiorno, con la decisione di assegnare solo il 3% degli incassi 2016 (circa 2,8 milioni di euro) al comparto turismo anziché il 10% stabilito da precedente delibera, l’assessore Meloni rispedisce al mittente – in questo caso gli operatori turistici – «l’ingiusta accusa di incoerenza e mancato rispetto di impegni».
«Sarebbe il caso ricordare a tutti – dice – che finora la quota di tassa di soggiorno ad appannaggio del settore turistico era pari allo 0%. Noi abbiamo finalmente sbloccato un po’ di risorse e credo sia già un buon risultato. Posso assicurare agli operatori che sarà un crescendo di quota-parte assegnata al comparto, ma bisogna avere pazienza».
L’assessore conclude sottolineando gli sforzi dell’amministrazione Raggi per rimettere a posto i conti di Roma Capitale: «Dobbiamo tamponare tante di quelle emergenze che i quasi 100 milioni di euro incassati dalla tassa di soggiorno lo scorso anno, rappresentano un contributo importante per le casse del Comune e dobbiamo spenderli con razionalità e secondo le priorità della Capitale. Il turismo rientra tra queste ma non è il solo. Faticosamente stiamo cercando di porre rimedio a tanti anni di trascuratezza e indifferenza rispetto alle istanze di cittadini e turisti».
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