Vuoi mettere l’ebbrezza di passare dal Colosseo a Manhattan nel giro di 55 minuti? Il passaggio dalla fantasia alla realtà – quindi Roma-New-York in meno di un’ora e Londra-Pechino in poco più di 60 minuti –potrebbe verificarsi grazie a un innovativo motore aereo ipersonico che inizierà i test nel 2025: il Vdr2 (Venus Detonation Ramjet 2000 lb Thrust Engine), che promette di raggiungere Mach 6, cioè sei volte la velocità del suono, quasi 7,500 km orari.
Vdr2, scrive il Corriere della Sera, è stato messo a punto dalla startup texana Venus Aerospace e permetterebbe di volare a oltre 30 chilometri d’altezza, il triplo dei normali voli commerciali.
Il 29 settembre scorso Venus Aerospace ha presentato all’Up.Summit di Bentonville, in Arkansas, il rivoluzionario motore a detonazione rotante, Definito dall’azienda “un notevole passo avanti nel volo ad alta velocità. Una rivoluzione avveniristica nel segno di un sistema propulsivo che, invece di sfruttare la lenta combustione del carburante, sarà in grado di generare onde di detonazione che si propagheranno ciclicamente all’interno del circuito, garantendo prestazioni da record”.
«Questo motore rende l’economia ipersonica una realtà», ha annunciato il cofondatore di Venus Aerospace, Andrew Duggleby. È un concetto di motore che finora non è mai esistito come unità di produzione. Insomma, neppure Giulio Verne si era spinto a tanto.
Eppure un giorno, direttamente dai libri di fantascienza, è uscito il Concorde, aereo da trasporto supersonico prodotto dal consorzio anglofrancese British Aerospace e Aérospatiale: il 4 novembre 1970 raggiunse per la prima volta Mach 2. Entrato ufficialmente in servizio il 21 gennaio 1976 sulle linee Parigi-Dakar-Rio de Janeiro e Londra-Bahrein, iniziò a operare i voli verso New York l’anno seguente: le uniche compagnie commerciali a utilizzarlo furono Air France e British Airways.
Il sogno durò fino al 24 ottobre 2003, quando il Concorde cessò il servizio passeggeri e l’ultimo volo fu effettuato il 26 novembre dello stesso anno. A pesare l’unico ma disastroso incidente del 25 luglio 2000 – 113 vittime – e, soprattutto, gli enormi consumi e costi di manutenzione.
Tra gli aspetti che indussero Air France e British Airways a mandare in pensione il Concorde anche problemi legati a sicurezza, efficienza energetica, impatto ambientale e facilità produttiva. Tutte sfide che il Vdr2 dovrà vincere. Se non vorrà restare relegata in un libro di Verne.