Il Vilòn, piccolo hotel charmant all’interno di un’ala di Palazzo Borghese, riprende vita e, insieme al ristorante Adelaide, torna ad essere uno degli indirizzi preferiti dai romani e non solo.
«In vista della riapertura abbiamo lavorato con attenzione rigorosa per essere pronti ad accogliere gli ospiti con tutte le misure e le procedure di assoluta sicurezza di tutti gli ambienti e del personale anche con dispositivi di protezione individuali. Dal menu scaricabile con una app alle mascherine realizzate da una sartoria artigianale napoletana», illustra Samuele Florio, in sala e all’accoglienza.
Quindi massimo rigore sulle procedure ma senza che di questo quasi ci si accorga per far sì che il piacere sia sempre al primo posto. Quel mood Vilòn che tanto piace, quella sensazione entrando di essere in una Roma molto insolita e con un’energia particolare.
Gli spazi hanno ancora più luce e ariosità, interno ed esterno quasi un ambiente unico, tra i tavoli ancora più distanza, così come tra le poltrone e i divani. Il patio ha due tavoli con divanetto a parete e pochi tavoli distanziati al centro.
E soprattutto per chi vuole l’esclusività più assoluta, riapre in gran spolvero la piccola quadreria, la mini sala arancione sul giardino con un solo tavolo dedicato e intorno i dipinti sulle pareti. L’ideale per una cena intima per due, oppure per tornare a cena fuori in famiglia riservando tutto lo spazio.
Direttore dell’orchestra di cucina dell’Adelaide è lo chef Gabriele Muro. «Non è certo cambiato il mio modo di cucinare in questi mesi, ho solo provato tanti piatti in più a casa. Mi sono tanto dedicato alla ricerca sulla materie prime, sui piccolissimi produttori che si ritroveranno nei miei piatti di una primavera che ha già il sapore dell’estate. Molte le novità in menu e i piatti più amati, quasi un po’ i classici di Adelaide».
Sia il pranzo che la cena sono su prenotazione così da offrire la migliore accoglienza agli ospiti, le garanzie di sicurezza e tutte le attenzioni.
Ma c’è di più, se al momento della prenotazione c’è un piatto in particolare che si ama, o che si desiderebbe tanto riassaggiare, basta chiederlo e Gabriele lo preparerà apposta. Quasi un piatto dedicato che andrà a comporre la wish list dei clienti più affezionati e di cui già adesso in molti casi lo chef ricorda gusti e passioni.
E anche questo è il bello del Vilòn e di Adelaide, quell’aria un po’ da Club riservato che lo trasforma in un posto speciale.