Più voli, più arrivi. A sostenere il boom del turismo in Vietnam è stato anche l’aumento dei collegamenti aerei, Italia compresa.
Così, se nel corso degli ultimi dodici mesi i passeggeri internazionali arrivati via aria sono stati complessivamente 1,3 milioni (+9,6% rispetto all’anno prima), i numeri del mercato tricolore hanno subìto un’impennata da quando nel dicembre di due anni fa Neos ha aperto i voli stagionali verso Phu Quoc da Malpensa. Dall’inverno 2018-2019, poi, l’aeromobile utilizzato non è più il Boeing 767, ma il più moderno 787 Dreamliner.
Per quanto riguarda invece il vettore di bandiera, rappresentato in Italia da Mst Gsa, con la summer 2019 diventano 26 i voli settimanali che Vietnam Airlines (riconosciuta per il terzo anno consecutivo come “four-star airline” da parte di Skytrax) opererà dall’Europa: a partire dall’inizio di aprile, e per tutta la durata dell’orario invernale fino al 26 ottobre 2019, il vettore vietnamita opererà un totale di dieci voli alla settimana tra Parigi CdG e il Paese asiatico (7 per Hanoi e 3 per Saigon).
Lo stesso numero di frequenze – dieci – caratterizzerà anche i collegamenti da Francoforte (6 per Hanoi e 4 per Saigon), mentre da Londra Heathrow il numero complessivo di voli settimanali sarà di sei (3 per Hanoi e 3 per Saigon).
Grazie agli accordi di avvicinamento siglati da Vietnam Airlines con Air France, Alitalia, British Airways e Lufthansa, gli aeroporti di partenza dall’Italia per raggiungere i tre hub europei sono: Milano, Roma, Venezia, Bologna, Torino, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Catania, Bari e Pisa.
Sul fronte del network domestico, il vettore vietnamita ha recentemene ampliato la propria rete di collegamenti lanciando due nuove rotte: Ho Chi Minh City–Chu Lai e Da Nang–Can Tho. Entrambe le tratte saranno servite sette volte alla settimana in entrambe le direzioni, permettendo di unire tre diverse aree del Paese con quella centrale, dove sorge Ho Chi Minh e il Delta del Mekong.