Royal Caribbean cambia struttura,
Rotondo: «Smart work e vendite rafforzate»
Royal Caribbean si riorganizza in Europa. E Gianni Rotondo, attuale direttore generale per l’Italia, lascia la guida del nostro mercato per dedicarsi solo all’Emea (nello specifico Portogallo, Belgio, Olanda, Est Europa, Russia, Medio Oriente e Africa), di cui già da un anno è responsabile. E non finisce qui.
Come anticipato dalla stampa trade, il prossimo 1° ottobre chiuderanno gli uffici di Genova, così come quelli di Parigi e Francoforte, con i dipendenti che lasceranno la sede fisica per lavorare da casa in smart working, con tutta la tecnologia possibile messa a disposizione dall’azienda. Nessun passo indietro sull’Italia, dunque. Anzi, un maggiore impegno nel Vecchio Continente, chiarito dallo stesso Rotondo.
Cosa significa tutto questo?
«Facciamo subito una premessa: è una bella notizia, una mossa assolutamente intelligente, con una logica di business corretta. Ho lavorato in prima persona a questo progetto. Una riorganizzazione in quattro macroaree mirata a ottimizzare mezzi e risorse. Mi spiego meglio. Finance e marketing saranno centralizzate a Barcellona, eliminando le sovrapposizioni nei singoli mercati. In Italia sarà potenziata la forza vendite, guidata come sempre da Giuseppe D’Agostino».
A ottobre scatterà il passaggio di consegne, quindi.
«Proprio così. L’Italia a quel punto entrerà nell’Eurozona insieme a Francia, Spagna e Germania, sotto la guida di Belén Wangüemert, attuale direttore del mercato spagnolo. Le altre tre aree saranno Inghilterra e Irlanda, Scandinavia e infine Emea, che farà capo a me».
Qual è il criterio di raggruppamento?
«L’equivalenza di fatturato e la condivisione di distributori come le grandi Olta».
Quali sono i pilastri della riorganizzazione di Rccl?
«Essenzialmente tre: concentrazione sulle vendite; più formazione per le agenzie di viaggi con il ripristino della figura del coordinatore Training e una strategia di webinar; nuove navi in Europa con l’inaugurazione di Symphony of the Seas a maggio 2018, la più grande del mondo, e Celebrity Edge nell’autunno dello stesso anno. Di quest’ultima ho visto i rendering, incredibili, con una serie di innovazioni assolute. Nell’ultimo periodo ci siamo concentrati molto sull’Asia e la Cina, adesso l’azienda vuole tornare a scommettere sul Vecchio Continente. Più in generale, è prevista la costruzione di 10 navi nei prossimi nove anni per un investimento totale di 13 miliardi di dollari».
Per le agenzie non cambierà nulla?
«Assolutamente no. Stessi numeri, stessi referenti. E dal prossimo anno ancora più prodotto da offrire ai clienti».
Certo, a noi del trade, dispiacerà non parlare più con lei.
«Sono sempre a disposizione. E ci vedremo presto a bordo di Symphony per l’inaugurazione».