Royal Caribbean, Rotondo: «Due nuove navi e spinta sull’Italia»
Il 2024 si preannuncia vivace per Royal Caribbean. A gennaio infatti debutta a Miami la nuova nave dei record Icon of the Seas, che propone anche intrattenimenti da primato; e a metà anno arriva Utopia of the Seas. Saranno entrambe basate ai Caraibi, ma la prossima estate della compagnia americana promette anche tanto Mediterraneo.
«Icon of the Seas, che ha una capacità di circa 7.500 ospiti, debutta a gennaio e, contemporaneamente, apre Hideaway Beach, la nuova area adults only sull’isola privata Perfect Day at CocoCay – dice Gianni Rotondo, general manager Emea di Royal Caribbean – L’isola alle Bahamas è centrale nei nostri itinerari caraibici, può accogliere infatti due navi in contemporanea. A metà 2024 arriva anche Utopia of the Seas. C’è grande attesa per entrambe le navi di nuova generazione».
Se per la stagione invernale il brand si concentra in particolar modo sui Caraibi, estate significa anche Mediterraneo. «Aumentiamo la capacità e l’offerta dall’Italia: avremo quattro navi nella regione – spiega – Oasis of the Seas, basata a Roma per crociere nel Mediterraneo occidentale; Odyssey of the Seas, una nave giovane, che salpa sempre da Roma ma è diretta verso il Mediterraneo orientale; Explorer of the Seas dal porto di Ravenna; Voyager of the Seas invece sarà impiegata per gli open jaw, crociere con imbarco e sbarco in porti differenti. Per esempio da Ravenna a Roma o da Ravenna ad Atene».
Il pubblico principale resta quello americano, ma i clienti italiani crescono. «C’è un rinnovato interesse dei giovani per Royal Caribbean: noi dividiamo in tutti i mercati del mondo la clientela in quattro categorie: senior, famiglie, coppie senza figli, single. Stiamo crescendo in Italia in questi ultimi due segmenti, abbiamo perso un po’ sui senior che prima erano il pubblico preponderante», commenta Rotondo.
La crescita del 2022 e 2023 è sul segmento giovane, a suo agio nel contesto internazionale. «Mentre per molti anni la crociera è cresciuta pescando dai villaggi turistici, sulle nuove generazioni sta succedendo il contrario: le navi stanno avvicinando chi tendenzialmente non si rivolgeva ad agenzie di viaggi e tour operator. Ora stanno invece tornando in adv, che continua ad essere il canale ideale per prenotare una crociera. Infine, l’inglese non è più una barriera; comunque, per avere anche un’interfaccia italiana per gli ospiti delle navi, manteniamo gli ambassador nel Mediterraneo d’estate», conclude il manager.
Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali
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