La Giordania diventa ancora più vicina all’Italia: dal 21 settembre infatti Royal Jordanian raddoppia e accanto al volo da Roma apre anche il collegamento Malpensa-Amman. Al via con tre frequenze alla settimana (lunedì, mercoledì e sabato) ma «è solo il punto di partenza, il nostro obiettivo è arrivare al più presto al giornaliero – annuncia Karime Makhlouf, chief commercial officer della compagnia che non nasconde ulteriori mire – Guardiamo anche a Bologna, Venezia, Torino, Firenze, tutte destinazioni che ci piacerebbe aprire in futuro, l’Italia è un mercato importante per il turismo in Giordania».
E turismo è la parola chiave per la compagnia, che ha deciso di puntare sul leisure, e sugli operatori, per rinsaldare la propria competitività nel post covid in cui i vettori rischiano di rimanere schiacciati tra le low cost da un lato e i big carrier dall’altro. «Sono tre i pilastri della nostra strategia. Il turismo innanzitutto, che sarà il driver principale della “nuova” Royal Jordanian. In secondo luogo, puntiamo a rendere Amman il leading hub per la regione, e infine vogliamo crescere grazie a ristrutturazione e modernizzazione». Il business plan a sette anni prevede di aggiungere 4 milioni di pax fino a sette milioni, e di aumentare di 2 milioni i turisti in Giordania, mentre dovrebbero arrivare a superare i 3,5 milioni i passeggeri in connessione.
A questo proposito, il nuovo volo da Milano metterà a disposizione 18 destinazioni da Amman, e altre se ne aggiungeranno con l’espansione su Arabia Saudita, Egitto, ma anche Hong Kong, Bangkok, Kuala Lumpur, questi gli obiettivi della compagnia. Per espandersi, il vettore punta a raddoppiare la flotta fino a 43 aeromobili.
Per crescere con il nostro mercato, Royal Jordanian ha scelto Aviareps come passenger sales agent per essere rappresentata in Nord Italia, guarda ad accordi di interline e lancia una tariffa speciale riservata ai tour operator, 369 euro in bassa stagione e 402 in alta, disponibile per oltre ottanta operatori in Italia.
E per accelerare la spinta leisure, la compagnia rinsalda la collaborazione con il Jordan Tourism Board, che ai viaggiatori post covid si presenta con un brand rinnovato e nuovi prodotti turistici.
«Giordania regno del tempo è il concept con il quale vogliamo ribadire la storia che attraversa il Paese, ma anche la sua grande diversità naturale, la sua ospitalità ed autenticità, la sua accessibilità, come posizione strategica, ma anche come Paese sicuro, e ora ancora più raggiungibile grazie al nuovo volo – spiega Marco Biazzetti – Abbiamo lavorato per creare una maggiore possibilità di esperienza, far capire ai visitatori cosa c’è dietro Petra e le altre attrazioni.
Il turismo avventura è un altro segmento su cui spingiamo, con attività come il Jordan Trail, 650 km dall’estremo nord ad Aqaba, creato per far conoscere davvero il popolo giordano, che attraversa 52 villaggi, affiancato dal Jordan Bike Trail, proposto già da operatori specializzati, oppure le riserve naturali, in cui si può anche pernottare con le famiglie locali e fare esperienze tipiche. Non dimentichiamo poi il Mar Morto, la più grande beauty farm del mondo, il turismo religioso, quello cinematografico, con la Giordania, in primis il Wadi Rum, diventata set richiesto, da Star Wars a The Martian a Dune. Infine, il Paese si sta riproponendo come destinazione Mice, con nuove strutture in apertura sia ad Aqaba che ad Amman».