Ryanair, allarme consumatori: “Biglietti fino al +148%”
“Il biglietto base, aggiungendo i servizi, cresce mediamente del +75%, ma può raggiungere picchi del +148%”. È la secca risposta a Michael O’Leary di Federconsumatori, che ha definito “singolari e inopportune” le dichiarazioni del boss di Ryanair in una recente intervista a Il Messaggero. O’Leary – che già pochi giorni fa a Roma aveva definito «le agenzie di viaggi pirati e l’Antitrust il loro capitano» per l’indagine in corso – aveva attaccato l’associazione, parlando di “ricerche non veritiere, con riferimento ai costi nascosti e alla differenza di costo dei servizi acquistati, a seconda del momento della prenotazione”.
Anche Franco Gattinoni, dalla convention di Istanbul, aveva lanciato frecciate a O’Leary, pur senza nominarlo. Secondo Federconsumatori, “i sovrapprezzi e servizi extra fanno lievitare i biglietti dei voli low cost fino a renderli poco convenienti. Stando alle nostre rilevazioni, c’è una differenza di non poco conto tra il costo del pacchetto proposto all’inizio dell’iter di prenotazione e gli stessi servizi in un momento successivo. Differenza che, se per una compagnia può raggiungere il +9%, mediamente, per le low cost, si attesta al +15%”.
E questa, sottolinea ancora Federconsumatori, “non si tratta dell’unica anomalia o curiosità riscontrata dal nostro studio, che prende in esame sei vettori low cost, analizzando i costi pro capite dei biglietti e dei servizi per tratte più economiche e per quelle con costi medio-alti, nella prima settimana di agosto”.
“Se invece – prosegue il comunicato – si acquista solo il bagaglio a mano da riporre in cabina, che consenta di portare con sé il necessario senza troppe rinunce, si spende mediamente il +35% rispetto al biglietto base. Discorso a parte meritano i bagagli e le dimensioni accettate, che variano, in maniera inspiegabile e intollerabile, da compagnia a compagnia, anche solo di pochi centimetri. Così spesso i passeggeri sono costretti ad acquistare non solo il servizio di imbarco, ma anche la valigia stessa, con costi medi di 35,39 euro per il bagaglio a mano piccolo e di 37,22 euro per quello grande”.
Proprio per questo Federconsumatori lancia un appello: “I sovrapprezzi applicati che emergono dal nostro studio testimoniano come, specialmente se si viaggia con le low cost, sia necessario stare attenti a tutte le voci e ai relativi costi prima di prenotare, senza lasciarsi trarre in inganno dalle offerte che reclamizzano costi estremamente vantaggiosi, ma che non prevedono alcun servizio aggiuntivo. Spesso, sommando la tariffa base al bagaglio a mano fino a 10 kg e al posto assegnato, si raggiungono somme meno vantaggiose rispetto alle tariffe applicate, con gli stessi servizi, dalle compagnie di linea”.
Il duello a distanza con Mr Ryanair, insomma, prosegue: “Continueremo a vigilare attentamente sui comportamenti delle compagnie (dalle politiche tariffarie alle pratiche commerciali messe in atto, specialmente in relazione ai servizi extra), soprattutto in vista delle vacanze estive. Siamo pronti a segnalare ad Antitrust, Enac e Art (Autorità di regolazione dei trasporti) ogni pratica scorretta. Invitiamo in tal senso gli utenti a segnalarci ogni abuso o rincaro anomalo riscontrato facendo il biglietto”.
E non c’è solo il caro voli ad agitare le vacanze degli italiani: prevista una stangata di 780 milioni di euro per i ponti di primavera, che costeranno alle famiglie italiane circa il 10,5% in più rispetto allo scorso anno.