Ryanair alle Regioni: “Basta con la tassa sul turismo”
Eliminare la “tassa sul turismo” – ovvero l’addizionale municipale – in tutti gli aeroporti italiani. È la richiesta di Ryanair, portata avanti dal ceo Eddie Wilson che il 1° aprile ha incontrato il presidente del Friuli Venezia-Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga.
Durante l’incontro per discutere dei recenti sviluppi regionali e nazionali di Ryanair, la compagnia ha chiesto il supporto di Fedriga per eliminare l’addizionale municipale, considerata de facto una “tassa sul turismo”, così da accelerare la ripresa post Covid del settore e del lavoro.
Ryanair ha chiesto al presidente Fedriga e al governo italiano che la tassa venga eliminata in tutti gli aeroporti italiani. Secondo il vettore, la rimozione giocherà un ruolo cruciale nel supportare la ripresa turistica e assicurare all’’Italia di rimanere competitiva rispetto ad altri paesi dell’Ue che allo stesso modo stanno cercando di attrarre le compagnie aeree per recuperare rapidamente.
In risposta alla precedente sospensione temporanea della tassa sul turismo da agosto a dicembre 2021, Ryanair ha agito prontamente, introducendo 13 nuove rotte e oltre 20 voli aggiuntivi su 17 rotte esistenti. La compagnia attualmente ha messo in campo in Italia la sua più grande programmazione estiva di sempre, offrendo oltre 730 rotte (68 nuove) in 29 aeroporti, comprese 9 rotte operate da Trieste. Con oltre 90 aerei nelle sue 17 basi, Ryanair sostiene oltre 3.000 posti di lavoro diretti e oltre 40.000 posti di lavoro indiretti a livello locale.
«In qualità di compagnia aerea n.1 in Italia e in Europa, chiediamo al presidente Fedriga di sostenere la nostra richiesta al governo italiano di eliminare l’addizionale municipale che è effettivamente una “tassa sul turismo” per tutti gli aeroporti italiani e per tutte le compagnie aeree – ha dichiarato il ceo Eddie Wilson da Trieste – Ryanair ha prontamente risposto alla precedente sospensione da parte del governo italiano della tassa sul turismo lanciando nuove rotte. Pertanto, chiediamo al governo italiano di riconsiderare e fare un passo avanti eliminando questa tassa sul turismo per tutti gli aeroporti e le compagnie aeree italiane almeno fino al 2025 per garantire all’Italia di rimanere competitiva rispetto ad altri paesi dell’Ue. L’eliminazione di questa tassa permetterà a Ryanair di accelerare significativamente la ripresa del traffico aereo italiano e regionale con un investimento di 4 miliardi di dollari e 50 nuovi aerei, 1.500 posti di lavoro altamente retribuiti per i professionisti dell’aviazione italiana e 20 milioni di passeggeri in più da 40 a 60 milioni all’anno in Italia».
La compagnia ha infine fornito alcuni dati sul turismo in Friuli Venezia Giulia, che è stato prevalentemente domestico fino a cambiare drasticamente nell’ultimo decennio: i collegamenti diretti di Ryanair in Europa hanno trasformato la regione in destinazione accessibile tutto l’anno; dal 2013 il numero di turisti internazionali in Friuli è aumentato ogni anno, raddoppiando il turismo domestico e influenzando l’economia locale con una spesa media di 117 euro al giorno. Con il 51% della quota di mercato a Trieste, 9 rotte (1 nuova), oltre 300 posti di lavoro totali e la previsione di 400mila passeggeri nell’anno finanziario 2023, Ryanair ha aperto ulteriori opportunità per il traffico interno verso il sud Italia e per città come Londra, Bruxelles e Malta. Complessivamente, il vettore ha contribuito con oltre 800mila euro all’economia locale da quando ha iniziato le operazioni in Friuli Venezia Giulia.