Il pretesto è l’annuncio del via libera della Commissione europea alla proposta per l’acquisizione del 75% di Laudamotion, ma l’ultima comunicazione ufficiale di Ryanair – che già detiene il 24,9% del vettore austriaco di Niki Lauda – va ben oltre. Nel mirino c’è Lufthansa, accusata senza giri di parole di «minacce» e «abusi» dall’alto della sua «posizione dominante».
La low cost irlandese guidata da Michael O’Leary non usa mezzi termini per accusare quello che, tempo addietro, dopo il meeting di Bruxelles di Airlines 4 Europe, definimmo il “nemicamatissimo” Carsten Spohr, ceo del Gruppo tedesco.
“Lufthansa – si legge nella nota – sta tentando di rimuovere i 9 velivoli che fu obbligata a fornire a Laudamotion dalla Commissione europea per consentirle di riavviare i suoi servizi”.
E questa, tiene a precisare, è solo l’ultima di una serie di mosse per “destabilizzare e danneggiare” Lauda.
Azioni prontamente elencate nel comunicato Ryanair: “Lufthansa – si legge – non ha consegnato due degli 11 velivoli richiesti a seguito della decisione delle autorità europee garanti della concorrenza riguardante l’acquisizione di airberlin da parte di Lufthansa; alcuni degli aerei che Lufthansa si è impegnata a consegnare saranno resi in ritardo dopo la stagione estiva, riducendo così ulteriormente la capacità di Laudamotion di occupare slot e offrire voli e servizi nell’estate 2018”.
E ancora: “Laudamotion avrà la possibilità di gestire una flotta di soli 19 aeromobili nell’estate 2018, di cui 10 aeromobili B737 concessi in leasing da Ryanair; Lufthansa Group ha ritardato il pagamento di oltre 1,5 milioni di euro del wet lease (noleggio con equipaggio) dovuto a Laudamotion, per i voli che la compagnia austriaca ha operato per Lufthansa a marzo, aprile e maggio”.
Un cahier de doléance, quello stilato dalla compagnia di O’Leary, che si conclude con l’impegno a “promuovere la concorrenza e la scelta sui mercati austriaco, tedesco e spagnolo attraverso questo investimento in Laudamotion” e con l’invito alle autorità garanti della concorrenza “a fermare i ripetuti abusi che Lufthansa opera nella sua posizione dominante e che sono mirati a danneggiare la concorrenza e i consumatori”.