by Redazione | 10 Settembre 2018 10:33
Dopo il caos estivo[1] e l’ennesima diatriba con i sindacati per la nuova policy bagagli[2] che sarà in vigore dal 1° novembre, Ryanair si appresta a vivere altre giornate di passione. Entro il 13 settembre, infatti, dovrebbe essere indetto un altro grande sciopero che coinvolgerà sette Paesi europei compresa l’Italia, con la data dello stop che però deve essere ancora ufficialmente annunciata.
A incrociare le braccia – la decisione è stata presa dai sindacati Filt Cgil e Uiltrasporti dopo una riunione tenutasi a Roma – saranno gli assistenti di volo di Belgio, Germania, Irlanda, Olanda, Portogallo, Spagna e appunto Italia, in cui però saranno coinvolti anche i piloti.
“Con il suo reiterato comportamento – si legge in una nota dei sindacati – Ryanair sta procurando gravi disagi a tutto il personale europeo, impedendo la libertà sindacale ai propri dipendenti, non riconoscendo i diritti salariali, previdenziali e assistenziali ai lavoratori e utilizzando anche personale navigante reclutato da agenzie estere di somministrazione, determinando un dumping salariale e una giungla di regole non ammissibili per l’Ue”.
A fine agosto, per la prima volta in Europa, Ryanair ha firmato un contratto collettivo con 300 piloti italiani iscritti all’Anpac[3]. I sindacati Filt Cgil e Uiltrasporti si oppongono proprio a questo accordo e hanno fissato per i prossimi 11, 12 e 13 settembre un referendum sulla sua validità.
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