Ryanair non molla: «Partnership con Alitalia»
Ritorno di fiamma per Alitalia da parte di Ryanair nel bel mezzo delle contrattazioni sindacali in Italia e della diatriba europea con piloti e assistenti di volo in vista dello sciopero indetto per il prossimo 28 settembre. «Siamo interessati a una partnership, una vera e propria collaborazione, ma non ad un acquisto di azioni – annuncia in conferenza stampa a Roma Eddie Wilson, chief people officer del vettore – Siamo soddisfatti della scelta del governo che va verso una statalizzazione e rilanciamo la proposta di una partnership sul feederaggio per i collegamenti nazionali, lasciando ad Alitalia lo sviluppo della sua strategia sul lungo raggio».
Intanto, però, lo chief commercial officer David O’Brien rilancia le operazioni delle low cost irlandese sul territorio italiano, dalla cosiddetta “pace sindacale con piloti e assistenti di volo” alle nuove rotte per l’estate italiana 2019 con una rete complessiva di 453 collegamenti settimanali. A questo si aggiunge la nuova policy bagagli che, secondo O’Brien sancisce il «niente più bagagli imbarcati al gate per tornare a vincere sulla puntualità».
Dunque pace fatta da Ryanair almeno con le tre maggiori sigle sindacali (Anpac, Anpav e Fit-Cisl) che sono poi le principali rappresentanze dei 600 piloti e 1000 assistenti di volo italiani. «Abbiamo raggiunto un accordo sindacale sulla base di un contratto collettivo di lavoro della durata di 3 anni, registrato ai sensi della legge italiana. Quindi contratti e tasse italiane, con una struttura dei salari molto simile a quella di Alitalia: sono previsti aumenti di stipendio del 20% per i piloti e tra il 10 e 18% per gli assistenti di volo», ribadisce O’Brien. Quello in Italia, inoltre, è il secondo contratto di lavoro finalizzato, dopo quello stipulato in Uk, ma rimangono in sospeso i tavoli di concertazione negli altri Paesi europei.
Riguardo poi all’offensiva operativa per il 2019, Ryanair prevede un incremento di rotte, assicurando una rete con 453 collegamenti settimanali che genererà fino a 40 milioni di passeggeri da e per l’Italia, vale a dire un milione di utenti in più rispetto all’estate 2018. Nello specifico ci saranno 53 nuove rotte tra cui due nuovi collegamenti su Malpensa, cinque su Bergamo e ancora cinque nuove rotte su Bologna, due su Pescara, sei nuove rotte a Cagliari, tre nuove rotte a Palermo e Catania.
Infine dal 1° novembre scatta la nuova policy sui bagagli: non ci saranno più bagagli imbarcati al gate per ridurre i rischi di ritardi e disservizi. I passeggeri che acquisteranno l’imbarco prioritario a 6 euro potranno portare a bordo un trolley ed una borsa, mentre gli altri pax potranno effettuare il check-in di un bagaglio fino a 10 kg al costo di 8 euro. «Misure necessarie – hanno ribadito in coro Wilson e O’Brien – dopo che negli ultimi tempi avevamo fino a 120 bagagli da imbarcare direttamente al gate, che generavano gravi disservizi. Vogliamo tornare a volare con alti standard di puntualità e per farlo, era essenziale adottare questa nuova policy».