Nessun giro di parole: chi sciopera andrà incontro a sanzioni come «la perdita di futuri aumenti in busta paga secondo l’accordo» oppure «trasferimenti o promozioni». In una lettera inviata ai suoi piloti italiani, il capo del personale di Ryanair, Eddie Wilson, li invita senza mezzi termini ad astenersi dallo sciopero previsto per il 15 dicembre.
«Per favore continuate a lavorare secondo i vostri turni già previsti», è l’esortazione del manager, che in questo modo spera di evitare l’adesione allo sciopero di 4 ore del prossimo venerdì (dalle ore 13 alle 17) indetto dall’Anpac per chiedere l’applicazione del contratto collettivo di lavoro. E per non lasciare adito a dubbi, la lettera aggiunge: «tutti i piloti Ryanair e l’equipaggio di cabina devono fare rapporto come sempre il 15 dicembre nella sala equipaggio, perché ogni azione intrapresa da ogni dipendente risulterà nella perdita immediata del roster 5/3 (la turnazione che prevede cinque giorni di lavoro e tre di riposo, ndr) per tutto l’equipaggio di cabina».
Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha commentato laconico sul caso: «È indegno. Non è il mio ambito di responsabilità, ma ritengo che si dovrebbe intervenire. Non si può stare su un mercato, prendere i vantaggi e non rispettare le regole».
MOBILITAZIONI A MACCHIA D’OLIO. Ma i possibili disagi per la compagnia e i suoi passeggeri possono arrivare anche da Dublino, dove uno sciopero dei piloti è annunciato per il 20 dicembre. Durissima la presa di posizione del vettore, che in una nota si dice sorpreso per la minaccia della Ialpa, la sigla dei piloti di Aer Lingus interna al sindacato Impact, di «interrompere i voli sotto Natale quando i numeri di Ialpa confermano che ha il supporto di meno del 28% degli oltre 300 piloti con base a Dublino di Ryanair e quando le basi di Ryanair a Belfast, Cork e Shannon hanno già concordato un aumento della retribuzione del 20%».
Per i piloti con base a Dublino che parteciperanno a questa agitazione, la compagnia avverte che «violeranno gli accordi presi e perderanno i benefici concordati». E non è finita, perchè la compagnia low cost deve fronteggiare anche la protesta del sindacato tedesco dei piloti Vereinigung Cockpit, che chiede l’applicazione del contratto collettivo di lavoro.
Il sindacato tedesco ha parlato di sciopero che inizia «da ora in poi in qualsiasi momento», fatta eccezione per il periodo delle feste natalizie, dal 23 al 26 dicembre, sottolineando che i piloti andranno avanti fino a quando Ryanair non aderirà al contratto nazionale.
Insomma, un vero e proprio braccio di ferro su scala continentale visto che in nessun Paese Ryanair riconosce rappresentanze sindacali indipendenti, tanto che in alcuni Paesi come Spagna, Svezia, Portogallo e Paesi Bassi già sono nati consigli di lavoro locali formati dai dipendenti.