Calano i prezzi di Ryanair, nonostante le cancellazioni e la concorrenza serrata, nel primo semestre 2017 (aprile-settembre). Così, secondo la compagnia irlandese quest’anno le tariffe medie registrano un -5%, a fronte di un aumento dei passeggeri.
L’utile, che alla fine dell’anno dovrebbe aggirarsi intorno ai 1,45 miliardi di euro, è in linea con le stime per il 2017-2018. Dai risultati relativi al primo semestre del 2017 di Ryanair, quindi, non arriva nessuna sorpresa, a conferma che la compagnia low cost non sembra avere risentito più di tanto del caos scatenatosi qualche settimana fa in seguito alla cancellazione di un centinaio di voli e alla messa terra di migliaia di passeggeri (l’impatto negativo è stato valutato in 25 milioni di euro).
Nei primi sei mesi dell’anno il vettore guidato da Michael O’Leary ha fatto registrare un utile ante imposte pari a 1,293 miliardi di euro, in crescita dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato, si legge in una nota della compagnia, guidato soprattutto dalla riduzione dei costi del carburante e dall’aumento del traffico nel periodo di Pasqua, a quota 72,1 milioni.
In aumento anche i ricavi, a +7% per una cifra complessiva di 4,425 miliardi di euro, grazie all’incremento di 80 nuove rotte. «Questi solidi risultati del primo semestre rafforzano il modello di crescita e di basso costo Ryanair, nonostante il periodo segnato da problemi operativi legati al programma di ferie dei piloti», ha commentato il ceo della compagnia irlandese.