Confermato il nuovo sciopero di piloti e assistenti di volo Ryanair fissato per domenica 17 luglio. Operatori e consumatori insorgono parlando di “atto irresponsabile”, visto che l’agitazione rischia di lasciare a terra migliaia di turisti in procinto di partire per le loro vacanze in una delle date di picco del tradizionale esodo estivo dei vacanzieri italiani.
La conferma della protesta è stata annunciata dai sindacati dopo un incontro al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili per fare il punto sulle problematiche del trasporto aereo. Fabrizio Cuscito, segretario nazionale della Filt Cgil, ha dichiarato: «In mancanza di iniziative concrete nella direzione del miglioramento delle condizioni di lavoro e dell’adeguamento dei salari, rimane confermato, domenica 17, lo sciopero di piloti e assistenti di volo Ryanair. In Italia la situazione negli aeroporti per ora è meno grave che nel resto d’Europa ma abbiamo espresso la nostra preoccupazione per come evolverà visto che da noi la ripresa dell’attività nel settore è stata successiva rispetto al resto d’Europa. Alla base esiste un problema legato alla mancanza di manodopera, a causa dei bassi salari, per cui è indispensabile il rinnovo dei contratti nazionali, adeguandoli alle medie europee, ben più alte delle nostre».
Non si è fatta attendere la reazione del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che ha scritto una lettera al Garante degli scioperi, Francesco Santoro Passarelli, sottolineando come «le agitazioni nel trasporto aereo danneggiano fortemente i diritti dei viaggiatori e delle imprese, in un momento così sensibile per il turismo nazionale. Pertanto si invita il Garante ad adottare ogni iniziativa che ritiene opportuna, al fine di evitare disagi, compresa la precettazione della categoria». Il ministro ha concluso la lettera evidenziando, inoltre, che chi blocca il trasporto aereo di fatto blocca il Paese e che serve responsabilità.
I sindacati, da parte loro, hanno comunque espresso preoccupazione per il caos che sta colpendo gli aeroporti di mezza Europa con ritardi e cancellazioni di voli, e che ora potrebbe investire anche gli scali italiani nel periodo clou della stagione estiva. Una situazione che scaturirebbe da una “errata politica occupazionale” di gran parte delle aerolinee.
Preoccupazione anche nel turismo organizzato. Per il presidente di Assoviaggi, Gianni Rebecchi, «bisogna muoversi a livello chirurgico per capire cosa sta succedendo. Lo sciopero esprime un disagio di alcune categorie di lavoratori. Mi domando: le compagnie aeree, in questo caso Ryanair, stanno andando incontro alle richieste dei loro lavoratori? Per noi il vero problema nasce quando finiscono di mezzo adv che organizzano con Ryanair pacchetti-vacanza con conseguenti responsabilità in fatto di riprotezioni. Purtroppo è un problema che tocca vari mercati e diverse aerolinee. Pensiamo solo a tutti i voli cancellati da Lufthansa. Di certo non risolve il problema la procedura di avvertire l’utenza della cancellazione solo pochi giorni prima perché il turista, spesso, non ha la possibilità di riprogrammare la propria vacanza».
Laconico il presidente di Fiavet, Ivana Jelinic, secondo cui «non si può fare nulla contro uno sciopero in quanto diritto previsto».
Tra le associazioni dei consumatori, durissimo il Codacons che denuncia: «Lo stop del 17 luglio è irresponsabile, arrecherà enormi disagi ai cittadini in partenza per le vacanze e si tratta di una vera e propria violenza nei confronti degli utenti. Chiediamo un immediato confronto con il Mims, l’Enac e le compagnie aeree».
Da parte sua Assoutenti ha diramato una nota nella quale «pur ritenendo legittimo che i lavoratori rivendichino i loro diritti, bloccare il trasporto aereo durante il periodo estivo è inaccettabile. Pertanto chiediamo l’intervento del Garante, riservandoci di predisporre denunce penali a tutela de passeggeri». Garante “attivato” anche dal ministro Garavaglia