Ryanair sfida Booking: «Rooms offrirà gli stessi prezzi»
Tre hub europei, il lungo raggio e la sfida alle Olta. L’obiettivo sarà pure diventare l’Amazon del travel, ma se la strada che Ryanair ha scelto per arrivare a questo risultato è già segnata,il percorso non sarà così breve. Parola di Kenny Jacobs, chief marketing officer del vettore irlandese, che in un’intervista a Tnooz rivela quali saranno i piani per il 2018 della compagnia guidata da Michael O’Leary, che punta sempre di più a sfidare le Olta sul loro stesso mercato.
Prima cosa, la messa a punto di tre veri e propri hub in Europa dedicati all’innovazione e tutto ciò che riguarda l’It. L’ultimo arrivato, a Madrid con uno staff di 50 persone, ma destinate a diventare 250; il secondo a Dublino, dove già lavorano circa duecento persone e, last but not least, un centro in pieno sviluppo come quello di Wroclaw in Polonia, con centocinquanta componenti dello staff.
Per quanto riguarda la strategia, invece, «continueremo ad espandere la gamma dei prodotti venduti sul nostro sito. Come già succede con i voli a lungo raggio di Air Europa per il Sud America, o accadrà quando introdurremo i voli in connessione, senza dimenticare che esistono un sacco di opportunità».
Sul tema delle prenotazioni, Jacobs ha sottolineato ancora una volta come oltre il 90% arrivi via website, mentre i download dell’app del vettore hanno sfondato quota 30 milioni in Europa.
«Non ho visto significativi incrementi di traffico da siti come Google o Skyscanner», mentre per il futuro le aree su cui bisogno puntare sono i ricavi ancillari, i travel credit e Ryanair Rooms (il sito di prenotazioni alberghiere della compagnia).«A quest’ultimo proposito abbiamo lanciato un nuovo sito da poche settimane, già adesso è in grado di competere con Booking.com».
I travel credit saranno invece lanciati nel 2018 – «funziona che se prenoti un albergo sulla nostra piattaforma, hai lo stesso prezzo di Booking(dot)com, e in più ricevi indietro il 10% del valore in vochuer da spendere sui voli Ryanair». E se il futuro dei voli in connessione prevede per il 2018 la partnership con Aer Lingus e altri vettori, le altre novità hanno a che fare con le attività a terra. «Biglietti di teatro, ad esempio, come già avviene a Londra, ma anche ristoranti e concerti».