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Ryanair cancella 600 voli in due giorni

Oltre 100mila passeggeri a terra, 600 voli cancellati, aeroporti di mezza Europa nel caos. É questo il disastroso bilancio che sarà provocato dai due giorni di sciopero annunciati dal personale di cabina Ryanair in Spagna, Portogallo e Belgio per mercoledì 25 e giovedì 26 luglio e che interesserà anche collegamenti da e per l’Italia. La compagnia irlandese ha confermato la mobilitazione dei suoi dipendenti con un tweet e si prepara ad affrontare una settimana tra le più difficili della sua trentennale storia.

Le cancellazioni riguardano, per ogni singolo giorno, 200 voli da e per la Spagna, 50 da e per il Portogallo, 50 da e per il Belgio. I voli cancellati rappresentano il 12% di tutti i collegamenti Ryanair effettuati in Europa. Per il 25 luglio, inoltre, è previsto anche lo sciopero del personale italiano della compagnia low cost.

La linea aerea ha annunciato, inoltre, che tutti i passeggeri interessati dalle cancellazioni saranno avvertiti via mail o sms e potranno ottenere un altro volo o il risarcimento del biglietto.

Il personale di cabina Ryanair ha indetto lo sciopero per chiedere una maggiore retribuzione e migliori condizioni di lavoro. Il 30 luglio e il 3 agosto, inoltre, dovrebbero incrociare le braccia anche i piloti del vettore irlandese.

APPROFONDIMENTO: Sciopero Ryanair. Le richieste dei lavoratori

Sono 34 le richieste avanzate da parte del personale alla compagnia: si va dalla decisione di non far pagare più divise, cibo e acqua, alla competizione su chi vende più prodotti a bordo dei velivoli fino ai permessi per malattia.

In una nota inviata al Corriere della Sera, Ryanair aveva replicato definendo «senza senso le richieste dei lavoratori. Gli assistenti di volo guadagnano fino a 40mila euro l’anno, più del doppio della retribuzione necessaria a vivere. I loro turni sono fissi sul 5-3 (5 giorni di lavoro e 3 di riposo) e non possono volare per più di 900 ore l’anno».

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