by Andrea Lovelock | 2 Aprile 2024 15:26
Si inasprisce la polemica tra Ryanair ed Enac[1], l’Ente nazionale per l’aviazione civile. La compagnia aerea irlandese chiede addirittura le dimissioni del presidente Pierluigi Di Palma. A scatenare la dura richiesta direttamente espressa dal ceo del vettore low cost, Michael O’Leary, sono state le ultime dichiarazioni del presidente Enac circa l’esistenza di un «oligopolio» in Italia o sul fatto che «le compagnie aeree low cost non esistono più e le tariffe basse non ci saranno mai più».
Dichiarazioni false, secondo O’Leary, che proprio per questo chiede le dimissioni del numero uno dell’Enac. Netta la replica di Di Palma: “Rispetti le istituzioni italiane”.
Nella durissima nota di Ryanair si legge inoltre che “Le ultime dichiarazioni di Di Palma, arrivano a meno di 12 mesi da sue altre false affermazioni sul fatto che le compagnie aeree in Italia lavorano insieme per aumentare le tariffe, su inesistenti biglietti aerei da 1.000 euro e su inesistenti algoritmi che le compagnie usano per capire quali telefoni cellulari utilizzino i passeggeri”.
Non solo. “È evidente che Di Palma non ha idea di cosa sia un oligopolio. Ryanair gli ha inviato un libro “Economics for Dummies” per insegnargli che un oligopolio è un mercato in cui un piccolo numero di fornitori lavora insieme per limitare l’offerta e aumentare i prezzi. Nel mercato italiano la società Ryanair ha meno del 40% di quota di mercato (non il 51% come sostiene erroneamente Di Palma), sta aumentando la sua capacità di posti del 10% nel 2024 e sta abbassando le tariffe aeree per milioni di consumatori italiani”.
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