Saf, l’allarme di Iberia: «Inevitabili rincari dei voli»

Saf, l’allarme di Iberia: «Inevitabili rincari dei voli»
22 Gennaio 17:07 2025 Stampa questo articolo

L’avvertimento è di quelli espliciti e senza appello: per Iberia, se non cambierà la politica dell’Ue in merito all’uso del Saf, il Sustainable aviation fuel, i suoi alti costi verranno inevitabilmente coperti con rincari tariffari. Di fatto, ad oggi, almeno in Europa non ci sono incentivi che permettano alle compagnie aeree di ammortizzare i costi elevati del carburante sostenibile.

Ecco perché secondo il direttore operativo del vettore spagnolo, Juan Cierco, intervenuto al Travel Innovation Summit, organizzato da Deloitte e TravelTech in collaborazione con l’Ente del turismo spagnolo e riportato dal quotidiano trade Preferente.com, l’impatto che avranno i nuovi obblighi dell’Unione europea circa l’uso del Saf sull’aviazione commerciale, che sono più rigorosi rispetto ad altri Paesi del mondo, costringeranno le compagnie aeree a far ricadere parte dei costi extra sui passeggeri-clienti, con rincari tariffari su larga scala.

«I rigidi requisiti dell’Ue (lo scorso primo gennaio è entrata in vigore la norma che prevede l’obbligo del 2% dei rifornimenti con carburante sostenibile negli scali europei) metteranno tutte le compagnie aeree europee in chiaro svantaggio rispetto ai competitor di altri continenti e se non cambia l’atteggiamento di Bruxelles, volare sarà certamente più costoso».

Per il manager dell’aerolinea spagnola che fa parte del Gruppo Iag, la soluzione è che «la Spagna investa nella produzione di Saf, un carburante che è tra tre e quattro volte più costoso del carburante convenzionale, altrimenti perderemo ciò che abbiamo ottenuto in questi ultimi 20 anni, ovvero democratizzare il turismo e l’aviazione, e solo le élite potranno volare».

Cierco ha poi concluso: «Dobbiamo scommettere sulla produzione Saf e la Spagna può essere un esportatore di carburante in tutto il mondo, ma per realizzarlo sono necessari impegno politico, consapevolezza e investimenti. Abbiamo una grande opportunità come Paese e non possiamo perderla. In caso contrario, infatti, il principale motore dell’economia spagnola quale è il turismo verrebbe seriamente minacciato e perderemmo un consistente numero di visitatori internazionali che arrivano per via aerea».

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Andrea Lovelock
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