by Fabrizio Condò | 19 Dicembre 2022 7:41
Uno spicchio del comparto turistico potrà usufruire dell’accordo ponte per il terziario. L’intesa per 3 milioni di lavoratori, sottoscritta nei giorni scorsi dai sindacati di categoria – Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – con Confcommercio, Federdistribuzione, Confesercenti e le Associazioni delle cooperative di consumo, prevede, un aumento di 350 euro lordi in busta paga per il quarto livello: 200 con lo stipendio di gennaio e 150 con quello di marzo. Inoltre, a partire da aprile sarà riconosciuto un incremento di 30 euro della paga base.
Ma quali sono i lavoratori del settore turistico che rientrano nell’accordo? «Per ora – spiega Luca De Zolt della Filcams Cgil – sono coloro ai quali viene applicato il contratto Confcommercio. I dipendenti di Booking, ad esempio, tanto per citare l’esempio più noto».
Si tratta di un primo passo nel percorso che conduce alla partita più importante che riprende a gennaio: il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro. «La trattativa – assicura De Zolt – riguarderà anche il comparto turistico, o almeno questo è il nostro auspicio». La questione infatti appare più complessa, cerchiamo di capire il motivo: «Noi siamo alla ricerca di un’intesa, ma qui c’è di mezzo Confindustria, per cui in questa fase Federturismo sta alla finestra».
De Zolt comunque è ottimista: «Il discorso è generale e contribuisce ad attenuare la caduta del potere di acquisto di oltre 3 milioni di lavoratori. In ogni caso noi speriamo di farci entrare “per trascinamento” anche Confindustria. La discussione con Fiavet e Federalberghi è già in corso e noi siamo ben intenzionati a proseguire il discorso e a portarlo a termine con soddisfazione delle parti».
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