È in corso la 14ª edizione del Salone del Camper organizzato da Apc – associazione produttori caravan e camper – con Fiere di Parma, che ha visto presente all’inaugurazione il ministro del Turismo Daniela Santanchè. Iniziata il 9 e in programma fino a domenica 17 settembre, la fiera che ospita il mondo del caraving e del turismo en plein air con più di 350 espositori, è il secondo evento dedicato al turismo all’aria aperta in Europa per numero di visitatori (previsto l’arrivo di 100mila appassionati).
A sottolineare la crescente importanza del settore per la nostra economia, sono state innanzitutto le parole di Santanchè: «La nostra sfida è fare del turismo la prima impresa italiana puntando sulla destagionalizzazione. L’Italia ha tutte le caratteristiche per far vivere il turismo tutto l’anno, grazie anche alla crescita costante del settore plein air e a un tipo di turista che investe sul territorio. È volontà del governo essere al fianco degli imprenditori del settore e il nostro impegno sarà rivolto all’implementazione e alla riqualificazione delle aree di sosta esistenti, nonché alla riduzione dell’Iva al 4% per l’acquisto di camper per disabili come proposto dall’onorevole Michelotti».
La fiera vuole puntare l’attenzione sul cosiddetto turismo itinerante che è in costante crescita; i primi dati affluiti dalle regioni confermano le previsioni del Ciset e indicano una crescita degli arrivi e delle presenze nell’ordine del 3%. In termini di dati assoluti si tratta di 315mila ospiti in più con un incremento di circa 1.950.000 presenze. Questi dati portano gli arrivi totali (nazionali e stranieri) a 10.850.000 con 66.950.000 presenze (nel 2022, anno record per il settore, si erano registrati 10,5 milioni di arrivi e 65 milioni di presenze).
«Il turismo all’aria aperta è un momento esperienziale forte per chi lo pratica: consente di essere vicini alla natura e vivere in modo entusiasmante il proprio tempo libero, le relazioni familiari e amicali. Oggi è anche una modalità di lavoro, grazie allo smart working: ogni mattina ci si può svegliare con un panorama diverso e lavorare al massimo della motivazione. E uno strumento di libertà». Ha sottolineato Simone Niccolai, presidente Apc in apertura della manifestazione.
Dati positivi si registrano anche dalla parte della produzione di veicoli per il turismo itinerante, dopo le difficoltà produttive post Covid. Il nostro Paese è infatti il terzo nella produzione di camper in Europa, dopo Germania e Francia, con oltre 8.000 addetti e un fatturato superiore a 1 miliardo e 100 milioni di euro. I dati immatricolativi dei camper nuovi hanno fatto segnare un +4,7% solo nell’ultimo trimestre in Italia rispetto allo stesso periodo del 2022.
Secondo i dati raccolti da Faita Federcamping, la scelta di fare vacanze in campeggi o aree di sosta attrezzate piace molto al Nord con in media un 4% in più di arrivi e presenze, è invece stabile al Centro e in contrazione al Sud e sulle isole, anche a causa del clima sfavorevole dei mesi di giugno e luglio. Dal punto di vista dei flussi, si conferma la composizione del 2022 con 55% esteri e 45% italiani. Alto il tasso di fidelizzazione dei nuovi ospiti, in particolare italiani che hanno premiato in particolare le strutture che hanno investito sul proprio prodotto innalzando gli standard qualitativi ed i servizi.
Per Alberto Granzotto, presidente di Faita Federcamping,«i nostri ospiti scelgono la vacanza all’aria aperta sempre più numerosi, ma anche con una maggiore attesa di servizi, per questo motivo il settore in generale e le aziende più avvedute in particolare sono da tempo impegnati a migliorare i livelli di sostenibilità, accessibilità e qualità del prodotto».