by Redazione | 25 Settembre 2023 12:49
È stata Genova, con il Salone Nautico, il palco per illustrare il Piano del Mare, approvato dal Cipom (Comitato Interministeriale per le Politiche del Mare) a fine luglio, durante la Conferenza Nazionale sul Turismo Costiero e Marittimo.
Si parte dal mare come risorsa fondamentale per l’Italia: la Blu Economy vale più di 24 miliardi, genera oltre 540mila posti di lavoro e offre un contributo al Pil per 65 miliardi. Da qui l’esigenza di valorizzare in maniera profonda il mondo marittimo e la richiesta al governo di affrontare il rilancio del comparto del mare e del turismo nautico, uno dei settori pilastro dell’economia italiana e del nostro turismo in grado di rappresentare al meglio l’eccellenza del Made in Italy.
Dopo i saluti della presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli; Luca Salamone, coordinatore della struttura di missione per le politiche del mare; Roberto Perocchio, presidente Assomarinas; Tiziana Beghin, europarlamentare presso la Commissione per il Commercio Internazionale e Marco Campomenosi, europarlamentare presso la Commissione per i trasporti e il turismo si sono confrontati sul tema della competitività, della sostenibilità della filiera del mare e sulle priorità d’intervento.
«Con il Piano Nazionale del mare, frutto di un prezioso lavoro di sistema possiamo – sostiene la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – guardare con un’attenzione in più al mondo marittimo e alla valorizzazione dal punto di vista ambientale, logistico ed economico di questa fondamentale risorsa che richiede di essere preservata e tutelata. La sostenibilità è sempre più un fattore cruciale e anche per la nautica è diventato un aspetto prioritario e imprescindibile che deve guidare una programmazione seria e consapevole. Una sfida che guarda al futuro e allo sviluppo del settore, con l’obiettivo di accrescere la competitività delle aziende».
Il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio aggiunge: «Nonostante il settore dei porti turistici abbia quest’anno manifestato una ricrescita del fatturato mi preme però cogliere l’ occasione di questa conferenza per rilanciare al governo e alle Regioni la richiesta di un “New Deal” per le imprese portuali turistiche: una disciplina concessoria specifica per la rimodulazione delle concessioni esistenti, una quantificazione dei canoni demaniali che riveda gli attuali meccanismi di adeguamento Istat, un provvedimento normativo di saldo e stralcio che consenta di concludere i lunghi contenziosi ancora in corso, il classamento catastale in E1 dei porti turistici e la semplificazione dei dragaggi».
Il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi evidenzia «la straordinaria attenzione del governo e delle istituzioni che si sono avvicendati in questi giorni al 63° Salone Nautico Internazionale di Genova», che mostra «come siano moltissime e validissime le ragioni per sostenere il settore della nautica da diporto, nell’interesse generale del Paese e della sua prosperità. Il turismo nautico rappresenta una risorsa ineguagliabile per l’impatto che genera sulle economie costiere. Come sottolineato dalla premier Giorgia Meloni in visita istituzionale al Salone Nautico, con i suoi 8mila chilometri di costa l’Italia deve ritornare ad avere un ruolo di protagonismo nel Mediterraneo promuovendo una sinergia tra tutti gli attori che operano nell’economia del mare».
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