Salone nautico Genova, focus sul turismo costiero nazionale

Salone nautico Genova, focus sul turismo costiero nazionale
05 Ottobre 09:37 2020 Stampa questo articolo

Nonostante l’emergenza coronavirus, Federturismo e Confindustria Nautica anche quest’anno hanno voluto riunirsi al Salone nautico di Genova per presentare la 7ª Conferenza nazionale sul Turismo costiero e marittimo, a dimostrazione che il mondo del mare ha voluto essere presente per contribuire al rilancio dell’economia e dell’immagine del Paese.

L’appuntamento è stato occasione per sottolineare come gli amanti del mare siano stati i veri protagonisti di quest’estate in cui l’assenza degli stranieri è stata compensata dai tanti italiani che hanno scelto la vacanza in barca, perché percepita come più sicura, noleggiando barche.

Ma è stato anche un momento di confronto per analizzare l’andamento del mercato e affrontare insieme i temi caldi del contenzioso con la Corte Costituzionale sui canoni demaniali e del prolungamento delle concessioni.

«Siamo consapevoli di quanto sia importante rafforzare e integrare le reti infrastrutturali esistenti creando nuovi collegamenti tra i porti e le aree interne, migliorare il livello di qualità dei servizi alla portualità e incrementare la tutela dell’ambiente marino – ha dichiarato la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli –  Anche quest’anno abbiamo scelto il Salone nautico di Genova per ribadire come il turismo costiero e marittimo rappresentino un motore economico fondamentale per il nostro Paese che va sostenuto cercando di superare quegli ostacoli che attualmente ne impediscono il pieno sviluppo. Non solo turismo quindi, ma anche salvaguardia ambientale perché un ambiente marino incontaminato attrae più visitatori e genera economia».

Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica, ha sottolineato come «dopo cinque anni di crescita a doppia cifra, anche il 2019 segna un +12% per la cantieristica nautica. Il settore però non è solo industria, è anche turismo, con oltre 20.000 addetti in questo segmento della filiera. Si tratta della parte che ha più sofferto durante il lockdown e a causa delle successive ricadute economiche. Anche queste aziende hanno partecipato al 60° Salone Nautico di Genova, unico del panorama europeo capace di essere in compliance con le misure sanitarie richieste dall’Oms. Ci auguriamo che le misure di sostegno presentate in conversione del dl Agosto siano accolte dal Senato».

Se i porti turistici italiani hanno resistito agli effetti della pandemia, è stato «grazie all’utenza nautica italiana che ha scelto la barca come mezzo di distanziamento sociale –  ha spiegato il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio – Il calo di giro d’affari da noi rilevato su di un campione di 30 porti turistici si colloca mediamente al 3% per l’utenza stanziale e al 10% per l’utenza di transito. La situazione rilevata evidenzia un andamento a macchia di leopardo con notevoli differenze tra diverse zone. Vi sono infatti porti turistici specializzati in clientela internazionale e superyacht che hanno perso anche il 60% dei transiti. Confidiamo nella conversione in legge del decreto Agosto per risolvere il decennale problema del contenzioso sui canoni e del prolungamento delle concessioni».

Infine, è intervenuto il presidente di Assobalneari Italia Fabrizio Licordari: «Con una stagione balneare partita in ritardo a causa dell’emergenza Covid, per compensare le minori entrate le nostre  imprese hanno bisogno di un riconoscimento di natura economica da parte del governo che contempli una riduzione del canone per il 2020 – ha detto – Più che contributi economici, chiediamo interventi di natura politica e a costo zero come l’estensione delle concessioni al 2033 e l’esclusione delle concessioni demaniali marittime dal campo di applicazione della direttiva Bolkestein. Alle imprese per poter ripartire servono certezze, se falliamo questi obiettivi la conseguenza sarà un danno immenso per il nostro Paese».

L'Autore