Salvataggio Alitalia, anche Toto si sfila

by Redazione | 23 Maggio 2019 17:29

“Il Gruppo Toto non ha avanzato nessuna proposta per entrare nel capitale di Alitalia”. Parte così la lettera firmata da Pasquale Galante, direttore rapporti istituzionali e comunicazione di Toto Holding, inviata al Sole 24 Ore per chiarire la posizione del costruttore in merito al salvataggio dell’ex compagnia di bandiera e per ribadire le proprie ragioni sulla vicenda AirOne del 2008.

Galante, definendo quella su Toto e Alitalia una “non notizia”, fa riferimento a un articolo scritto e pubblicato sul quotidiano economico, sottolineando come nel ricostruire la storia e l’esperienza aeronautica del Gruppo si sia ricorso “a cifre parziali e interpretazioni fuorvianti”.

“Nel 2008, al momento della vendita, AirOne aveva 750 milioni di fatturato e un debito finanziario di 600 milioni, dei quali 500 frutto dell’acquisto della flotta, formata da 22 nuovissimi Airbus e 10 Crj Bombardier, il cui valore di mercato era poco meno del doppio dell’esposizione finanziaria relativa all’acquisto. Senza la flotta di AirOne e le opzioni di acquisto di altri 90 aerei Airbus, la nuova Alitalia-Cai non avrebbe potuto disporre a breve e medio termine di aerei adeguati per poter volare, compresi quelli a lungo raggio. E questo è un altro fatto, inopinabile”.

Fino a quel momento, prosegue la lettera, “il Gruppo Toto aveva partecipato alle due gare indette dal governo. Aveva quindi un solo obiettivo: comprare Alitalia. Non certo quindi quello di vendere, né tanto meno di liberarsi della propria compagnia. Il Gruppo voleva rafforzare la sua posizione e dare al trasporto aereo italiano una prospettiva di crescita. Così, aveva messo insieme una compagine che annoverava partner industriali e finanziari internazionali, che ne hanno sostenuto il progetto fino all’ultimo. Le scelte dei governi, per quanto a noi incomprensibili, hanno privilegiato altre strade. E come Paese ne stiamo scontando ancora le conseguenze”.

Infine, riguardo la posizione attuale del Gruppo Toto viene precisato che “la composizione del debito finanziario di 522,3 milioni iscritto a bilancio è rappresentata, per la gran parte, da un project financing del valore di 483 milioni. Operazione questa che è stata avviata e conclusa dalla Concessionaria autostradale del Gruppo, e che è provvista di una garanzia propria. Ha quindi un valore neutro sulla situazione finanziaria della holding”.

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