Una terra ricca di storie da raccontare e di esperienze da vivere. La Repubblica di San Marino, che quest’anno ha accolto circa 2 milioni di visitatori, sta vivendo adesso il Natale delle Meraviglie – uno dei momenti clou del calendario di eventi del Paese – ma già si prepara a un 2019 ricco di proposte, con almeno cinque itinerari da scoprire: storia, natura, enogastronomia, shopping experience, eventi 365 giorni l’anno.
«San Marino è patrimonio Unesco non solo per le rocche medievali, il centro storico e il Borgo Maggiore – spiega Nicoletta Corbelli, direttore dell’ufficio del Turismo – Lo è anche per il valore delle nostre istituzioni, perché è un esempio di alta democrazia: con due capi di Stato siamo un unicum al mondo; restano in carica sei mesi e sono eletti dal parlamento». L’inserimento del centro storico di San Marino, di Borgo Maggiore e del monte Titano nella lista dei Beni protetti deriva dalla tradizione culturale e dai valori di autenticità, libertà e identità rimasti invariati nei secoli, nonostante i tentativi di invasioni, ampliamenti territoriali (pensiamo a Napoleone), ingerenze.
«C’è un atteggiamento in qualche modo conservativo, per preservare l’esistente – dice Corbelli – Il governo collegiale, senza primo ministro, è uno dei nostri modi per difendere lo stato repubblicano. Manteniamo istituti di democrazia diretta: le prime domeniche dopo l’insediamento i cittadini raccogliendo firme possono essere propositivi». L’ufficio del Turismo sta lavorando per far sì che queste peculiarità vengano messe in evidenza perché, aggiunge il direttore, «senza una guida non si riesce a cogliere questo aspetto. Vogliamo anche aprire un museo di identità nazionale, con attività di experience». Sono tante infatti le testimonianze storiche, artistiche e culturali che hanno fatto grande questa Repubblica.
Anche l’enogastronomia a San Marino è un’eccellenza che affonda le radici nella storia e permette di organizzare itinerari che abbiano la tavola come filo conduttore.
Ma chi pensa che il turismo a San Marino sia solo un’immersione nel Medioevo è fuori strada. «Negli anni ‘80-‘90 la destinazione si è appiattita su un’offerta un po’ omologata, trainata dalla riviera romagnola – racconta Nicoletta Corbelli – e il viaggiatore spesso non sa di poter fare attività di outdoor e turismo attivo». Oltre a paesaggi incantevoli, la destinazione offre la possibilità di organizzare percorsi di ecoturismo, passeggiate a cavallo, trekking (cammino del Titano, passo delle streghe), birdwatching, cicloturismo, free climbing. Tra i progetti, il bike hotel, ovvero un soggiorno a San Marino come base per i percorsi di bike. «Stiamo lavorando anche sul prodotto mototurismo – spiega – È una terra che ha un profondo legame con il mondo dei motori e quindi sarebbe un ottimo punto di partenza per raduni di club, per esempio Ducati».
Da decenni la Repubblica è famosa per lo shopping e negli anni ’90 c’è stato il boom dell’elettronica di consumo. «L’esperienza dello shopping nel borgo medievale è di grande fascino – commenta Corbelli – Tra l’altro ci sono prezzi molto vantaggiosi su articoli come profumi e occhiali da sole, o anche francobolli, monete, ceramiche. Inoltre, oltre ai centri commerciali già presenti, nel 2019 apre San Marino outlet experience, struttura green costruita secondo i più alti criteri di sostenibilità. Vicina al casello Rimini Sud, offre marchi anche luxury».
L’offerta shopping risulta particolarmente interessante per i mercati asiatici di Cina, Giappone e del sud est, in aggiunta al pacchetto turistico. Nel 2018 attraverso la promozione di agenzie, t.o. e grazie al corpo diplomatico consolare, c’è stato anche un picco di visitatori indonesiani. Tra i mercati target del Paese: l’Italia è circa al 60%, seguita da Germania, Paesi Bassi, Stati Uniti, Francia, Polonia, Russia.
Infine, San Marino punta sempre più su un calendario di appuntamenti per tutto l’arco dell’anno, offrendo per 365 giorni la possibilità di assistere a eventi unici di carattere artistico, musicale e altro. La ricca offerta turistica fa sì che la destinazione rientri in tour di prestigio che spesso sono il primo viaggio per gli stranieri in Europa, come per esempio il percorso “Parigi-Monte Bianco-San Marino”», conclude il direttore dell’ufficio del Turismo.