by Mariangela Traficante | 30 Novembre 2022 10:38
Arriveranno a gennaio i 39 milioni di ristori che il turismo organizzato – in primis adv e t.o. – attende per la crisi Covid. Lo ha annunciato, reduce dal “battesimo” di Bit[1], il ministro del Turismo Daniela Santanchè all’assemblea di Fto:«Non senza difficoltà, do per certo che li avrete, a gennaio 2023. E stiamo lavorando per vedere se riusciamo ad avere qualcosa di più, di cui vi informeremo a tempo debito, ma non voglio fare promesse che non posso mantenere».
Così Santanchè risponde al presidente di Fto Franco Gattinoni che sul tema liquidità non ha risparmiato l’affondo alle istituzioni :«Nel 2020 circa 11.700 aziende hanno ricevuto 500 milioni di contributi che hanno permesso di rimanere in piedi nel periodo della pandemia, cifra che nel 2021 è scesa a 400 milioni per poi arrivare tra i cambi di governo a 39 milioni, più le rimanenze. Arriviamo a parlare di circa 100 milioni e non sappiamo quanti e quando arriveranno».
E sempre sul tema risorse, se già il ministro Santanchè si era espressa sull’esiguità del Pnrr[2] e sulla possibilità di usare altri fondi, come quelli di coesione e sviluppo, ora ha fatto sapere di essere al lavoro su un credito del turismo sul modello di quello sportivo:«Il 22 dicembre abbiamo appuntamento al ministero con una banca primaria per verificare se è possibile un fondo per finanziare le pmi del turismo», ha detto. Intanto, «abbiamo fatto mettere in legge di Bilancio[3] 5 milioni nel 2023 e poi 8 milioni per 2024 e 2025 per la formazione, che è fondamentale e ritengo che sia importante e necessaria un’università del turismo in Italia. Perché i bravi talenti del settore, anche italiani, devono provenire dalla scuola di Losanna?», è la provocazione del ministro, che ha ribadito l’appoggio al settore: «Sono con voi, sono con il turismo organizzato».
Tutti temi in risposta alle istanze sollevate dal presidente Fto Franco Gattinoni e lanciate alle istituzioni: «Innanzitutto serve riconoscere cosa è effettivamente il turismo organizzato. Il turismo è fatto sia di outgoing che di incoming, di aziende che danno lavoro 12 mesi l’anno, non solo stagionali. La seconda istanza è quella del Pnrr. Abbiamo visto che le risorse sono poche per il turismo. Tutti dicono che il turismo è importante ma mi piacerebbe anche avere risorse appropriate per il settore. E questo si lega all’accesso al credito. Per la pandemia, tutti hanno sofferto nel turismo ma la maglia nera spetta al turismo organizzato. Le aziende hanno dato fondo a quello che avevano in tasca, ma avere i fondi necessari è importante se vogliamo parlare di rilancio e sostenibilità, compreso qualche aiuto anche per sostenere risorse e dipendenti; abbiamo perso tante persone, abbiamo bisogno di assumere e non ci riusciamo perché il nostro lavoro ha perso appeal, e serve un aiuto anche dal punto di vista fiscale».
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