by Claudia Ceci | 21 Settembre 2023 11:55
Prima Seoul[1], poi Hong Kong[2] e adesso Macao. Prosegue la missione del ministro del Turismo Daniela Santanchè in Asia, accompagnata da rappresentanti istituzionali e imprenditori del turismo italiano, e che si concluderà sabato a Shanghai.
Prima l’incontro bilaterale con il ministro della Cultura e del Turismo cinese Hu Heping, poi l’intervento alla cerimonia d’apertura del Global Tourism Economy Forum (Gtef), piattaforma internazionale leader del comparto di cui l’Italia è quest’anno nazione partner.
Durante l’inaugurazione, ha dichiarato: «Credo che l’incontro tra la visione del mondo occidentale e quella orientale rappresenti un’opportunità unica. Ritengo che il turismo possa essere uno straordinario motore di consolidamento delle relazioni diplomatiche, un collante per i rapporti internazionali, che favorisca il rafforzamento della stima reciproca tra le varie nazioni e potenze mondiali. La dimensione ludica, la voglia di scoprire e conoscere consentono il superamento delle barriere culturali incentivando l’incontro, l’interscambio, tra due o più culture, che si configura sempre come una irrinunciabile possibilità di arricchimento costante e vicendevole in ogni singolo aspetto delle nostre società. Quindi il turismo non contribuisce alla sola crescita economica delle nazioni, ma anche alla loro conoscenza e al loro avvicinamento».
La missione in Asia e la presenza al Forum è ritenuta utile dal governo al consolidamento e sviluppo della cooperazione tra Italia, Cina e Corea del Sud, per sfruttare appieno e in maniera integrata il potenziale turistico e imprenditoriale che lega queste realtà.
Gli ultimi dati ufficiali sui flussi turistici, infatti, sottolineano l’interconnessione tra queste tre nazioni: i turisti cinesi nel 2022 hanno ripreso a viaggiare in Italia segnando una significativa crescita rispetto al precedente anno (+58%), grazie agli oltre 320mila arrivi nelle strutture ricettive italiane e lo stesso dicasi per i turisti sudcoreani, che nel 2022 hanno superato abbondantemente i livelli del 2021 (+1128,70%). Il mercato cinese è particolarmente attratto dal brand “Italia”, in particolar modo alla qualità dei marchi di alta fascia, che sono motivo di attrazione e di richiamo con un risvolto in ambito turistico. A riprova di ciò, nelle città italiane della moda, si sta registrando uno scontrino medio più alto del 2019 da parte dei visitatori cinesi.
«Abbiamo un obiettivo comune: procedere nella costruzione di un partenariato internazionale – ha proseguito Santanchè – E lo possiamo realizzare attraverso un lavoro sinergico, una visione industriale del turismo che ne possa favorire la crescita strutturale. Ma soprattutto possiamo contare su una salda amicizia tra le nostre nazioni, che è stata riconfermata dalla recente visita del vicepremier Antonio Tajani e che io ho potuto verificare con mano nei numerosi incontri che hanno accompagnato la mia missione».
Nel corso dell’incontro bilaterale con l’omonimo cinese Hu Heping, Santanchè ha detto: «Possiamo pensare anche a una collaborazione sotto forma di gemellaggi tra i vostri territori, le vostre città, e i nostri. Insomma, vorremmo anche che, in questa reciprocità di rapporti, più italiani venissero in Cina, conoscessero le vostre realtà, le vostre città. Perché gli italiani amano la cultura, e voi siete un popolo con una grande cultura, e quindi assolutamente avete molto appeal nei confronti degli italiani».
Ha poi affrontato il tema della sicurezza, «che è un valore anche per la nostra promozione nel mondo. L’Italia è sicuramente una nazione sicura, in cui oggi più di ieri è diventato centrale dare sicurezza ai cittadini e anche, assolutamente, ai turisti che scelgono la destinazione delle proprie vacanze anche in base al fattore sicurezza».
Inoltre, due spunti per favorire ulteriormente la collaborazione turistica tra Italia e Cina: «Auspico che nel prossimo futuro si riesca a fare partnership anche sulla cinematografia; quindi, lavorare nella direzione di fare film in Italia e in Cina, perché il cinema è un grande veicolo per comunicare i territori e una Nazione» e poi la ricorrenza « dei 700 anni dalla morte di Marco Polo che, nel 2024, ci darà lo spunto per unire ancora di più l’Italia e la Cina nel fare eventi culturali insieme, promuovendo l’Italia in Cina e la Cina in Italia. Perché la collaborazione deve essere sempre di soddisfazione reciproca».
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