Rilanciare l’Italia termale. Questo l’obiettivo della partecipazione alla fiera di Parigi “Les Thermalies 2023” con Federterme Confindustria, grazie a un padiglione curato dall’l’Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
La delegazione formata dal ministro del turismo Daniela Santanché, dal presidente di Federterme Massimo Caputi, dal direttore Parigi Ice, Luigi Ferrelli e dall’amministratore delegato di Enit Ivana Jelinic, ha presentato l’offerta turistica termale italiana e la piattaforma ItalCares ideata e promossa da Federterme con il cofinanziamento del ministero del Turismo. Con loro, anche l’Ambasciatrice italiana a Parigi, Emanuela D’Alessandro.
«Vorrei ringraziare l’ambasciatrice italiana in Francia per il lavoro che sta facendo e fa per l’Italia. Vorrei, inoltre, ringraziare anche i francesi, un popolo che amo moltissimo. Soprattutto perché come seconda destinazione turistica scegliete l’Italia. D’altra parte, ci chiamavano le sorelle latine – ha dichiarato il ministro – Il Mitur ha un compito importante: aiutare i player del settore a fare meglio e di più, a mettere le condizioni per le quali possano lavorare al meglio. Ringrazio il presidente di Federterme che mi ha dato questa opportunità: ci tenevo a essere al fianco di un settore che negli anni della pandemia ha sofferto in maniera molto importante e che, oggi, il mio ministero deve assolutamente sostenere».
Santanchè ha aggiunto che «l’Italia è soltanto ottava per quanto riguarda il turismo del benessere e non ne siamo contenti, perché vogliamo progredire in quanto il turismo termale è stato scoperto dagli antichi romani. Siamo stati la prima nazione che aveva compreso il beneficio delle terme. Siccome è un settore che abbiamo esportato noi tanti anni fa dobbiamo riappropriarcene, tornando di nuovo al primo posto di questa classifica. Il governo deve fare due cose: primo, ci deve credere; secondo: deve mettere nelle migliori condizioni chi lavora in questo comparto e aiutarlo ad andare avanti».
La partecipazione collettiva all’evento intende rafforzare l’internazionalizzazione del sistema termale e del benessere nazionale e intercettare la domanda dei consumatori francesi, particolarmente vivace in questo momento.
«La presenza del ministro Santanchè costituisce una chiarissima testimonianza dell’attenzione con la quale intende promuovere il settore turistico nel nostro Paese in un mercato molto importante per noi come quello francese», ha affermato D’Alessandro.
Caputi ha ricordato che «le terme rappresentano una delle punte di eccellenza del Made in Italy. Abbiamo fatto toccare con mano ai tanti visitatori di questi giorni, l’Italian way of life, fatto di attenzione per il benessere della persona, considerato sotto tutti i profili, dalla cura, al relax, all’enogastronomia di qualità, all’ambiente. L’Italia non ha rivali, ma è bene sempre procedere sulla strada del costante miglioramento degli standard qualitativi, per poter essere sempre in grado di affrontare le sfide di competitor ogni giorno più aggressivi. Il grande successo dell’Italia a Les Thermalies è la prova, se mai ve ne fosse stato bisogno, della bontà del progetto sul turismo medicale e del benessere realizzato da Federterme e finanziato proprio in questi giorni dal Ministero del Turismo».
Infine, Jelinic ha sottolineato che «le terme consentono di attrarre quote di mercato turistico anche in periodi dell’anno di bassa stagione consentendo una distribuzione omogenea dei flussi sul territorio nazionale. Buone le performance dell’Italia per il mese di dicembre, le prenotazioni complessive delle camere disponibili nelle strutture ricettive sui canali delle Ota sono risultate al 37,6% contro il 18,8%% dello stesso mese del 2021 e il comparto termale si è mostrato perfettamente in linea con la media nazionale, raggiungendo un tasso di saturazione del 37,5% delle disponibilità di dicembre. Analizzando le festività natalizie dal 19 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, per le terme sono state riservate il 35,1% delle camere disponibili, contro il 18,4% dello stesso periodo 2022/2021. In questo caso, le performance del prodotto termale superano, anche se di poco, il risultato medio nazionale che è al 32,5%».