Com’è che si diceva? “Nel bene o nel male, purché se ne parli”. E tutto si può dire di Daniela Garnero Santanché tranne che passi inosservata. Perciò, da venerdì scorso, giorno in cui la neo premier Giorgia Meloni l’ha investita della carica di ministro del Turismo, il web (e non solo lui) sembra essersi accorto che il turismo, appunto, ha un dicastero e che i temi in ballo – guarda un po’ – sono così delicati da farsi, già da ora, il segno della croce.
Basta digitare su Instagram o Twitter l’hashtag #santanchè per accorgersi che la ministra del Twiga e di Cortina è già un brand e che di turismo, come affare delicato imprudentemente affidato alla “socia di Flavio Briatore”, si parla laddove prima si taceva.
E mentre gli accoliti di Fratelli d’Italia erano impegnati ad applaudire ben altre cariche, a sorella Daniela è toccata in sorte – insieme all’ambita poltrona – una popolarità social rinvigorita dal nuovo incarico.
Su di lei, peraltro ben accolta dalle associazioni del travel, le accuse di menefreghismo per aver deciso di snobbare gli Stati Generali del Turismo, l’ombra del conflitto di interessi sui balneari (per cui si discute la cessione delle deleghe) e una pioggia variopinta di meme e vignette. Boutade d’ogni sorta – alcune virali, altre meno – che, più che infangare il personaggio, contribuiscono all’allure da celebrità che già la Santanchè porta in dote.
Un’aura da Vip che investe il nuovo “turismo con portafoglio” e che nessun Franceschini, Centinaio o Garavaglia, predecessori nel ruolo, hanno potuto vantare.
Di seguito una carrellata di meme della prima ora, goliardica cronaca della scoperta del ministero del Turismo da parte dell’Internet.